Generico

Ecco perché il referendum contro la nuova legge sui giochi d’azzardo è autolesionista – di Tazio Carlevaro

Lettera aperta

Un piccolo gruppo interpartitico lancia un referendum contro la nuova legge sui giochi d’azzardo, perché sarebbe “paternalista”, visto che pone un limite dall’accessibilità alla rete internet per chi gioca d’azzardo. Anche io non sono entusiasta della nuova legge perché non ha tenuto conto di alcune esigenze di prevenzione del gioco patologico. Ma una legge senza un limite di accessibilità alla rete internet per i giocatori d’azzardo (e solo per loro, non per chiunque, come sembrano temere i referendari) sarebbe di molto peggiore. Oggi esiste una tendenza sempre più forte che induce le persone a giocare d’azzardo in internet. E i gestori del gioco online sono tutti quanti domiciliati all’estero, nelle isole caraibiche più improbabili e a Malta. La legge svizzera prevede che i proventi del gioco d’azzardo vadano in gran parte all’AVS e a opere culturali. Compresi i proventi del gioco in internet. Ma se il gestore è domiciliato all’estero, i proventi andranno all’estero, non alle casse svizzere. Non solo: i gestori esteri del gioco d’azzardo online con capo all’estero danno scarsa attenzione alla prevenzione. Quando creeranno guai (e già ne creano, tra chi gioca illegalmente oggi), saremo noi a doverli pagare. A me pare un referendum autolesionista.

Dr med. Tazio Carlevaro, psichiatra

Relatore

View Comments

  • Egregio Dott. Tazio Carlevaro,

    non ho parole e sono davvero perplesso per la sua analisi superficiale nel valutare questo referendum.

    Mi sembra normale che si celano interessi pazzeschi a danno della comunità poichè per la Svizzera sarebbe solo l'inizio di una serie di restrizioni e leggi pilotate per indurre le persone a effettuare delle scelte che sono a favore di tutto, tranne che per i cittadini

    Chi ha promosso questa legge, sono delle lobby che vogliono sviluppare propri interessi, senza avere la conoscenza ne tanto meno i requisiti, per accogliere commercialmente una così ampia esigenza da parte degli utenti dei giochi on line

    La ludopatia non si cura dicendo dove devono andare a giocare le persone è internet con tutti i danni che ha creato, almeno permette la libertà di conoscere e valutare cosa succede e leggi come queste sono "la castrazio" dell'informazione e darebbero adito a continuare a limitare la conoscenza a danno dei libri, dei medicinali o di qualsiasi altra cosa con la scusa della nazionalizzazione o come dice lei con un "Non ci sarebbe nulla di male "

Recent Posts

PAPA LEONE XIV E LA RINASCITA DELLA VERITÁ SULLA FAMIGLIA

Daniele Trabucco Papa Leone XIV, nell’udienza al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede del…

7 ore ago

Annullato l’evento Gender alla Basilica di Lugano. Fedeltà al Vangelo e chiarezza pastorale: gioia per una scelta coerente

Con grande sollievo e riconoscenza, accogliamo la notizia dello spostamento della veglia di preghiera per…

7 ore ago

I Grandi Assedi della Storia | di Alberto Peruffo

Dopo Le battaglie più sanguinose della storia (NewCompton 2019), Alberto Peruffo (Seregno, 1968) torna ad…

11 ore ago

La Louve de France

Isabella di Francia, figlia di Filippo IV detto "il Bello" (re di Francia) e di…

15 ore ago

Il Duomo di Milano, un cantiere senza fine – Intervista ad Achille Colombo Clerici

Sabato prossimo RAIuno visitera' il Duomo di Milano, salendo sul tetto e tra le guglie,…

20 ore ago

16 luglio 1945 – Settantotto anni fa “perdemmo la nostra innocenza”

Il volto chiaramente luciferino del dottor Robert Julius Oppenheimer Il 15 luglio 1945 il dottor…

21 ore ago