Primo piano

Giovane Carabiniere espone l’aquila imperiale e una caricatura di Salvini: accusato di nazismo

Firenze, giovane militare espone aquila tedesca: accusato di Nazismo

Un aquila asburgica, simbolo imperiale e storico a tutti gli effetti, al centro di una bandiera crociata, in realtà bandiera da guerra imperiale tedesca, storicamente in uso dal 1903 al 1918. Un Carabiniere la espone, ed è subito nazismo.

Poco importa la storia, quando c’è da accusare di neonazismo le forze armate, odiate, come ogni epoca dell’assurdo che si rispetti, sino al parossismo. Ben lo sa la ministra delle forze armate, estranea almeno quanto possa esserlo una persona che mai in vita sua ha avuto a che fare con le forze armate stesse (ma che di esse viene piazzata ministro), che altro non aspettava che inondare di post antibellici la sua bacheca facebook da minestrina annacquata. La bandiera esposta dal militare era, in realtà, un vessillo usato dal popolo tedesco che rinnegava la sconfitta della Prima Guerra Mondiale. Poi fu adottata dal partito nazionalista, il DAP. Poi, quando questi divenne il partito nazista, con Hitler alla guida, fu lasciata per adottare la svastica.

L’impero tedesco si macchiò della colpa di aver fatto precipitare il bell’Ottocento nel sanguinolento Novecento, secolo delle due guerre, dalla Guerra Franco Prussiana in poi. Verissimo. Però, la storia è storia. E confondere una bandiera per un’altra è antistorico e ignoranza.

Il problema è, certamente, l’uso che di quella bandiera ne viene fatto: ancora oggi alcuni gruppi nostalgici dell’odiato regime nazista, si dice, usino quella bandiera per non cadere nella condanna nella quale cadrebbero se usassero quella del Reich.  

Il problema, certamente, è poi l’uso che di quella bandiera è stato fatto: il militare era realmente consenziente del fatto che quella bandiera non fosse nazista, ma prebellica? oppure l’ha esposta come un inneggio al Terzo Reich? Accanto alla bandiera c’era un’altra immagine, talmente comica da apparire come una caricatura (e quante non se ne fanno, ai politici d’oggi…): un fotomontaggio di Salvini che imbraccia un mitra. Diciamocelo, il mangiatore di salamelle, cipolle e fagioli, sarebbe forse capace di imbracciare un’arma? Vabbè che caldeggia la reintroduzione della leva per i giovani dai 18 ai 28 anni, ma si ritenga fortunato che la leva la tolsero proprio quando quegli anni li ebbe lui.

Il problema, quindi, è che in Italia si bada più a uno stendardo esposto in caserma e una caricatura di un politico col mitra, piuttosto che al padre dei due stupratori di Rimini che sostiene che i figli, dopo pochi anni di carcere, potranno rifarsi una vita.

V.D.

 

Relatore

Recent Posts

Maria Stuarda, tre anni terribili (1565-1567)

Il secondo matrimonio di Maria Stuarda, regina di Scozia, con Henry Stuart, Lord Darnley, fu…

4 ore ago

L’Oratorio, il Lions e le Tre Ruote dell’APE. Fare del bene al tempo del Coronavirus – Intervista a don Emanuele Di Marco

2020 Quando ho saputo che il Club si era impegnato in favore delle attività benefiche…

8 ore ago

Shock CBDC in Europa: l’euro digitale arriverà a ottobre 2025?

di Tiziano Boccacini, imprenditore Una recente dichiarazione inattesa di Christine Lagarde indica ottobre 2025 come…

11 ore ago

Paella, storia e tradizione in un gustoso piatto tipico!

Grande paella Pontiggia oggi al Maglio di Colla, con 35 commensali 14 agosto 2016 Viene…

13 ore ago

Essere architetti nel canton Ticino. Che cosa è cambiato negli ultimi decenni? – Intervista a Stefano de Angelis

Ne parliamo oggi con l’architetto Stefano de Angelis partner dello studio deltaZERO, che ci ha…

20 ore ago

La sacra sindone

La Sindone di Torino è un tessuto di lino intrecciato, realizzato da un tessitore professionista,…

24 ore ago

This website uses cookies.