“Non voglio fare di ogni erba un fascio, ma credo che nell’ombra si stia formando un movimento trasversale; un ‘think tank’ che si sta ribellando a un sistema scolastico, sociale, culturale e ovviamente alla direzione del DECS.”
Questa volta, su un punto specifico, il suo testo mi lascia perplesso. Parlo di tale “movimento trasversale” (di docenti, ovviamente di sinistra) che si opporrebbe “alla direzione del DECS”. O non ho proprio capito o mi sembra di sognare. Ma i docenti di sinistra e la direzione del DECS sono praticamente la stessa cosa!
Anche nell’aspra battaglia sulla Civica erano insieme. Bertoli aveva “approvato” la soluzione adottata a grande maggioranza dal Gran Consiglio? Bisogna crederci! Tant’è vero che, al momento cruciale, negli ultimi giorni convulsi prima del voto, era passato apertamente dalla parte del NO (l’unica possibile per lui). Compiendo, è vero, un enorme errore di valutazione; ma la situazione era “liquida”, non c’erano sondaggi e i giudizi erano incerti, vacillanti ed estremamente emotivi. Nel nostro campo, ad esempio, l’ottimo on. Guerra andava seminando il panico, forse per scaramanzia.
Un complotto di sinistra contro la direzione del DECS ? Inimmaginabile. Erano insieme. E insieme si sono presi quella tremenda batosta, nel giorno infausto del 24 settembre.
Faccio del trionfalismo? Non è nella mia natura. Dico che noi abbiamo vinto una volta. Non è finita. In futuro potremo anche perdere.
* * *
Per completezza d’informazione pubblico il post (non solo il Beltra coltiva Facebook) con il quale l’on. Bertoli risponde, con fine ironia, all’on. Galeazzi.
Leggo con simpatia e curiosità le poche righe scritte da un rappresentante UDC sul Mattino della domenica. Righe che parlano di un presunto complotto che i docenti starebbero mettendo in atto insieme al DECS. Stento un po’ a capire di che complotto si tratti, quale dovrebbe essere il suo scopo e a quali obiettivi intenda puntare, ma si vede che sono divenuto parte di qualcosa più grande di me, di talmente machiavellico che io stesso non riesco nemmeno a capirlo.
Assicuro comunque l’allarmato esponente UDC che non ho nessuna informazione in merito e che se l’avessi, da buon statalista quale sono, mi premurerei immediatamente di denunciare un così goffo e smaccato tentativo di sovvertire lo Stato. Vorrei garantirgli, anche se ho il timore che ciò possa non bastare, che i docenti in larghissima parte svolgono al meglio il proprio lavoro, sono persone in gamba e non hanno nessuna intenzione di ribaltare lo Stato che, tra l’altro, è per la maggior parte di essi anche il loro datore di lavoro.
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Il complotto c'era, quarantacinque anni fa. E i vari reggitori della cosa pubblica, uno dopo l'altro, assistettero impassibili, e aggiungiamo "serafici".