In questi due anni che ho imparato a conoscerti, poi. Come potrei riassumerli?

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Trovato nel web. Testi del genere si possono leggere con un certo interesse ma alla fine – per la loro totale (e compiaciuta) negatività – stancano. Anche perché al lettore vien da pensare: potrei continuare io per altre tre pagine. Ecco dunque la Lombardia secondo Luciano Milan Danti.

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Riassumo coi personaggi che mi si sono presentati davanti in Lombardia. Ecco. In questi due anni ho conosciuto l’arrivismo di un avvocato con i calli alla mano destra, calli duri non per “chissà quale sport”, ma per le “valigettate” che porta regolarmente a ripulire in Ticino, “schermato” da una bizzarra Associazione Culturale. Ho visto anche un avvocato che si crede elegante e dice alle ragazzine di essere “potente”, ma solo per cuccare, e cucca, nonostante lui sia la brutta copia (in chiave nazista) di Leslie Nielsen in Dracula. Poi ho visto una donna che nasconde i suoi problemi vestendosi da fatina. Ho incontrato politici di alto rango che prima di conoscerli mi piacevano, poi una volta conosciuti… il vomito. Ho visto politici di altro rango lottare solo per il posto migliore dove “battere”, come due puttane che litigano per il “marciapiede migliore”. Ho visto uomini che mi dicevano “ah sei svizzero, mi trovi lavoro”? Ho visto truffatori che mi hanno proposto di truffare per avere favori in cambio. Ho visto chi mi diceva “ah ti senti italiano? Allora scambiamoci subito il passaporto”. Ho visto chi vuole diventare svizzero ma solo per convenienza. Ho visto un popolo conquistato da tutti, chiassoso e inconcludente, “lamentone” ma sottomesso.

Che dire? Ti amo comunque Lombardia, anche se il mio cuore puro d’ideali non è più tanto puro. Un cuore diventato adulto. Un cuore che comunque ha visto qualcosa di magico in Lombardia, anche se un qualcosa ben nascosto.

Luciano Milan Danti