Younes Abouyaaqoub, 22 anni, marocchino, stragista islamico. Facente parte degli 11 terroristi islamici istruiti dall’Imam di Ripoll mente della strage, Younes è stato ucciso il pomeriggio del 21 agosto dalle forze di polizia spagnole, a Subirats.
E’ lui il terrorista che giovedì 17 agosto aveva lanciato il furgone contro la folla sulla Rambla di Barcellona, uccidendo 13 persone e ferendone 130. Dileguatosi attraverso il mercato della Boqueria, aveva seguito un giovane spagnolo, Pau Perez, lo aveva pugnalato e, gettato il corpo sul sedile posteriore, era fuggito a bordo della vettura della vittima, forzando un posto di blocco sulla Diagonal.
Dileguatosi a piedi era svanito nel nulla. La caccia all’uomo è subito cominciata, concludendosi ieri. Nel frattempo il capo della polizia catalana ha confermato che l’imam è morto polverizzato mentre smanettava con gli esplosivi nel covo di Alcanar, mentre gli altri cinque terroristi erano stati abbattuti a Cambrils. i rimanenti quattro sono in manette.
Il terrorista Younes è stato riconosciuto ieri, in mattinata, da una donna, che lo ha identificato vedendolo vagare nei vigneti del Penedes, un pregiato vino catalano. Chiedendogli cosa facesse lì e vedendolo fuggire, la donna ha allertato subito la polizia.
Tutto avviene in un attimo. I Mossos d’Esquadra immediatamente invadono l’area, individuatolo, gli intimano l’alt.
Lui si apre la giacca mostrando una cintura esplosiva che si rivelerà falsa. Grida “Allah u Akbar”, loro gli sparano, mettendo fine alla strage che ha insanguinato l’Europa.
Le salme delle vittime sono state restituite alle famiglie. Sono sei spagnoli, tre italiani, due portoghesi, un belga, uno statunitense, un canadese, un australiano-britannico. Tra essi due bambini.
Il piano iniziale dei terroristi prevedeva di far esplodere la Sagrada Familia.