Gerusalemme, 22 luglio 2017. Lo Stato ebraico aveva deciso di permettere agli ebrei (con più di 50 anni di età) l’ingresso nel luogo sacro all’Islam. Decisione non gradita ai Palestinesi, che hanno provocato lo scontro, stamani, alla Spianata delle moschee.
Le quattro vittime ebraiche
Un palestinese di 19 anni, Omar Al Bed, infiltratosi nella colonia ebraica di Neve Tsuf, ha accoltellato quattro coloni ebrei, uccidendone una donna di 40 anni, due uomini di 40 e 60 anni, e ferendo una donna di 60 anni. Prima che uccidesse altri ebrei, il palestinese è stato freddato da una pistola.
le tre vittime palestinesi
Lì, un ragazzo palestinese di 17 anni sarebbe stato ucciso da un colono israeliano a Gerusalemme Est, nel quartiere arabo du Ras Al-Amoud. La seconda vittima palestinese, Muhammad Abu Ghannam, è stato prelevato dalla famiglia – da morto – per evitare che fosse in balìa delle autorità israeliane nell’ospedale di Muqassed. Un altro diciassettenne, Mohammed Mahmud, è morto colpito da un proiettile nel rione di Abu dus. Intossicato da gas lacrimogeni un bambino di sette anni, ora è grave all’ospedale.
I feriti sarebbero circa 193, sia a Gerusalemme che in Cisgiordania. 41 feriti nel centro di Gerusalemme, colpiti da proiettili di gomma. Ustionati, contusi e feriti.
Al monte del Tempio, per i mussulmani “La spianata delle moschee”. gli scontri terroristici sono frequenti: il 14 luglio scorso v’era stato un attacco terroristico palestinese nel quale erano stati uccisi due poliziotti israeliani.
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