Appunti

Lorenzo Quadri: “La chance del PLRT risiede in una candidatura unica”

Consiglio Federale: il Plr si renda conto che il PS vuole sabotare il Ticino! (titolo originale)

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dal Mattinonline

Pubblichiamo questa presa di posizione come documento, che non necessariamente rispecchia il pensiero di Ticinolive.

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In un’intervista alla NZZ am Sonntag Christian Levrat, presidente del PS svizzero, ha dichiarato che il Plr ticinese deve presentare una doppia candidatura per il Consiglio Federale se vuole avere possibilità di far eleggere un proprio rappresentante. Ma c’è di più: Levrat infatti pretende che una delle due candidature sia di una donna.

Ridicola presa in giro. Il presidente – romando! – del partito del “devono entrare tutti” vuole una doppia candidatura ticinese per un semplice motivo aritmetico: doppia candidatura uguale dimezzamento dei voti per candidato. E vuole una donna perché si aspetta che la donna sia la candidata del PS Laura Sadis. Visto che l’ipotesi “terza socialista in Consiglio federale” sarebbe improponibile per gli altri partiti, in questo modo il Ticino è tagliato fuori e la cadrega di Burkhaltèèèr se la porta a casa un romando. Davanti all’assemblea federale, di candidatura ticinese ne deve arrivare una sola. Se è giusta, ci sono delle chance. Se è sbagliata, no. Ma se di candidature ne arrivano due, di chance non ce ne sono proprio.

Perché pensate che i romandi la remenino adesso con le candidature femminili? Perché contano sul fatto che il PLR ticinese non disponga di candidate donne spendibili. Ed infatti i kompagni ne pistonano una per renderla ancora più ineleggibile. I romandi stanno ancora una volta sabotando il Ticino e si spera che il PLR ticinese sia in grado di rendersene conto.

Lorenzo Quadri

 

(fdm) Resta da vedere quale sia, per Quadri, la candidatura “giusta”. Cassis? O Vitta?

Oppure (per il PLRT il peggio del peggio)… non c’è?

Che cosa comunicheranno domani a Camorino? Una decisione definitiva? Non sarà troppo presto? Il partito è già in grado di dire: “Les jeux sont faits”?

— Se lo fanno, tutti si butteranno a commentare, a concionare, a filosofare, a recriminare. Per la beatitudine dei giornali e dei portali.

— Se NON lo fanno, tra Camorino (11 luglio) e Lattecaldo (1° agosto) si innescheranno settimane estive appassionanti e torride, dove ogni fazione politica – non necessariamente PLRT, nessuno dimentichi che il Consigliere federale (sperato) sarà ticinese svizzero – darà il meglio, o il peggio, di sé.

Relatore

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