Palazzo Madama. Un senatore caduto a terra, trascinato di peso con addosso sette uomini; una ministra contusa che finisce in infermeria. Mai lasciare vicini partiti avversi sull’ideologica questione dello Ius Soli, quando si discute la medesima.
Lo ius Soli viene approvato, il gruppo della Lega protesta, i suoi membri si alzano, hanno in mano cartelli con la scritta “No allo Ius soli”. Uno di questi, il senatore Centinaio, cerca di resistere ai fattorini, che gli piombano addosso, lo atterrano e gli strappano di mano il cartello. Si ritroverà poco dopo con due dita della mano sinistra fasciate e il ghiaccio sopra il dorso.
Il senatore leghista Volpi viene espulso, a fatica, per aver urlato “Vaff…” al capogruppo del senato, Paolo Grasso.
Il presidente della Commissione Affari Costituzionali Torrisi è costretto a lasciare la relazione scritta, per le proteste che gli impediscono di illustrare il provvedimento che di fatto darà la cittadinanza a 800mila immigrati.
La ministra Fedeli finisce in infermeria: afferma d’esser stata spintonata dai membri della commissione Lega Nord contro gli spalti e le sedie. Una mano contusa. “Non saranno i tentativi di sopraffazione a fermare una battaglia di civiltà come lo Ius Soli”. commenta su Twitter.
Centinaio, l’altro contuso, mostrando la mano gonfia, spiega “Il pres. Grasso è noto per non volermi far parlare. Io volevo soltanto esprimermi. Una volta gli ho dovuto persino tirare un libro, ma è stato molto tempo fa. Sullo ius Soli non indietreggeremo di un millimetro”.
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