Il panico scatenato in piazza San Carlo di Torino durante la proiezione della partita Juventus-Real Madrid ha provocato 1’527 feriti tra cui un bambino di 7 anni ancora in ospedale e tre donne che versano in gravi condizioni. Il comunicato ufficiale della prefettura di Torino, del Comune e delle forze dell’ordine parla di “panico e psicosi da attentato terroristico causati da eventi in corso di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria”. Non si conoscono ancora i motivi del terrore incontrollato che ha spinto migliaia di persone ad abbandonare la piazza ma molti sono i dettagli che stanno facendo mettere in discussione l’efficienza dell’organizzazione del grande evento. A cominciare dalla presenza di troppi alcolici abusivi e troppi cocci di vetro che nella calca hanno ferito moltissime persone.
Molte sono le testimonianze di persone presenti all’evento raccolte da Huffington Post. Un ragazzo udinese ha dichiarato: “Chi si presentava con delle bottiglie doveva buttarle via. E nel frattempo entravano i venditori abusivi con i loro carretti. Ce n’erano a decine. Servivano persino la birra alla spina”. Criticata anche la scelta di mettere solo un maxischermo a pochi metri dal suolo e di non aver monitorato a sufficienza tutti gli accessi alla piazza.
Il rischio di terrorismo per fortuna è stato scongiurato ma la paura di un attacco ha senz’altro favorito il clima di panico che si è creato, apparentemente senza un motivo preciso.
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