La prima parte del testo, che inizia con le parole “Stabat Mater dolorosa” (“La Madre addolorata stava”) è una meditazione sulle sofferenze di Maria, madre di Gesù, sotto la croce durante la Crocifissione. Questa prima terzina viene però omessa nel brano “Cujus animam”, dall’esecuzione peraltro impervia per il tenore, il quale è posto di fronte a una ben ardua prova verso la fine, con un difficilissimo crescendo e soprattutto un terribile acuto. Ma ecco le parole esatte di questo famosissimo brano, in latino con traduzione in italiano:
Cuius animam gementem
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.
O quam tristis et afflicta
fuit illa benedicta
Mater Unigeniti!
Quae moerebat et dolebat
Pia Mater dum videbat
nati poenas inclyti.
Il suo animo gemente
contristato e dolente
era trafitto da una spada.
Oh, quanto triste e afflitta
fu la benedetta
Madre dell’Unigenito!
Come si rattristava, si doleva
la Pia Madre vedendo
le pene del celebre Figlio!
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