La rete televisiva Msnbc ha twittato: “Abbiamo le dichiarazioni delle tasse di Donald Trump dal 2005” e ha intenzione di renderle pubbliche.
La risposta della Casa Bianca non si è fatta attendere, anticipando sul tempo l’emittente tv: “Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pagato 38 milioni di tasse su un reddito di 150 milioni di dollari nel 2005. È illegale rubare e pubblicare le dichiarazioni delle tasse”.
Non si sa nulla sul mittente e, come ha dichiarato il premio Pulitzer David Cay Johnston tenendo in mano i documenti implicati, potrebbe averli inviati Trump stesso. Su Twitter si ipotizza che la realtà sia proprio questa e che il presidente l’abbia fatto con l’intenzione di distogliere l’attenzione dalle accuse di Barack Obama riguardanti le intercettazioni.
La Casa Bianca ha condannato duramente il fatto e ha accusato i “media disonesti” di “portare avanti la loro agenda, mentre il presidente è concentrato sulla sua, che include una riforma delle tasse a beneficio di tutti gli americani”. Ha poi aggiunto ”Si è disperati per l’audience quando si è disposti a violare la legge per imbastire una storia su due pagine di dichiarazioni dei redditi di un decennio fa”.
Il Democratico Zac Petkanas ha a sua volta dichiarato “Se è possibile rendere note alcune informazioni sulle tasse perché non renderle note tutte. L’unico motivo per non pubblicarle è per nascondere quello che c’è dentro, ovvero le connessioni finanziarie con oligarchi russi e il Cremlino”.
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