Democrazia attiva

Nuova Bellinzona, non soltanto castelli – di Lelia Guscio

Il turismo nel Bellinzonese sta, malgrado il franco forte, crescendo in modo marcato: i castelli, patrimonio dell’umanità UNESCO, hanno registrato lo scorso anno un incremento del 40% dei visitatori. Ma la promozione turistica nella nuova Bellinzona dovrà, coerentemente con i principi dettati dall’aggregazione, occuparsi non solo del patrimonio culturale di cui dispone il centro ma principalmente l’intero territorio. Il turista di giornata si limiterà a fare una capatina ai manieri, forse a Villa dei Cedri, e una visita fuggevole al mercato cittadino e poi via verso altri lidi ticinesi, ritenuti più allettanti. Sarà necessario focalizzare su un soggiorno di almeno un fine settimana nella nuova Città e mirare ad una promozione del comprensorio, Corzùtt, Fortini della fame, ma anche le nostre montagne, sentieri e capanne alpine per coloro che desiderano staccare dalle visite culturali. Secondo l’Osservatorio del turismo, il Ticino ha registrato nel 2016 il più alto tasso di crescita nei pernottamenti alberghieri (+4.6%) rispetto alle altre regioni svizzere e si prevede un’ulteriore crescita nel 2017. L’introduzione, da parte di Ticino Turismo, del Ticino Ticket, il biglietto grazie al quale i turisti che pernottano negli alberghi, ostelli e campeggi possono muoversi liberamente in tutto il Cantone, ha sicuramente contribuito a tale incremento, come pure l’apertura della galleria di base del San Gottardo. Tuttavia, la nuova Bellinzona, in sinergia con il proprio ente del turismo e quello ticinese, dovrà lanciare iniziative di marketing mirate che sappiano rilanciare il turismo e attirare sempre più visitatori da oltr’alpe ma anche da oltre confine, bisogna saper vendere la propria attrattività. Eventi culturali, musicali e storici che già esistono dovranno essere ulteriormente valorizzati, mentre nuove manifestazioni potrebbero essere proposte non necessariamente in centro ma anche in altri quartieri. Per soddisfare adeguatamente le richieste di soggiorno, nuove strutture alberghiere di ogni tipologia dovranno essere edificate. Da tempo la ricezione alberghiera, in parte collegata anche con la mancanza di un centro congressuale, è carente e soluzioni confacenti non sono mai state trovate, solo proclamate durante le campagne elettorali. Nel contempo, sarebbe opportuno coordinare le aperture degli esercizi pubblici in particolar modo durante l’alta stagione in quanto, troppo spesso, i turisti si trovano dinnanzi porte chiuse. Una visione lungimirante del turismo nella nuova Città dovrà tenere in considerazione un’offerta a 360°: non solo castelli ma una nuova Bellinzona, accogliente, vivace e stimolante.

Lelia Guscio

Deputata al Gran Consiglio Lega dei Ticinesi

Consigliera comunale Bellinzona

Candidata al Municipio di Bellinzona

 

Relatore

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