Il primo ministro britannico Theresa May lavora a un piano per ridurre della metà le imposte a carico delle società e farle passare dal 20% al 10%, scrive il Sunday Times.
In questo modo, malgrado il Brexit, le imprese sarebbero ancora interessate a stabilirsi o a rimanere nel Regno Unito, anche se i vertici dell’Unione europea mantengono le minacce di un Brexit Hard, cioè di una separazione che obbligherebbe il paese a un commercio con l’UE secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, senza poter approfittare di nessun vantaggio doganale.
A Bruxelles, questo scenario viene esaminato da un gruppo di lavoro condotto dal diplomatico belga Didier Seeuws.
Una situazione inquietante per gli istituti finanziari della City di Londra, che attualmente beneficiano di “passaporti” che permettono loro di proporre servizi in tutta Europa e di effettuare transazioni in euro.
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