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Stati Uniti. I primi 100 giorni del presidente Donald Trump

Durante un meeting elettorale a Gettysburg (Pennsylvania), la città in cui ebbe luogo una delle più importanti battaglie della Guerra di Secessione, nel 1863, il candidato repubblicano Donald Trump ha spiegato, sabato scorso, come saranno i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca.

Se verrà eletto presidente degli Stati Uniti, Trump “metterà fine al caos che regna a Washington e porterà cambiamenti radicali nel governo.” Un governo il cui unico scopo sarà, a suo dire, agire in nome del popolo e per il popolo.
Il candidato repubblicano, se eletto alla presidenza del paese, annullerà l’Obamacare, la riforma del sistema sanitario voluta da Barack Obama, rinegozierà i trattati di libero scambio, rilancerà il settore delle energie fossili, ridurrà le imposte e imporrà condizioni più severe per controllare l’entrata dei migranti negli Stati Uniti.

“Il sistema attuale è poco efficace – ha detto – la mia campagna rappresenta un’occasione unica per cambiare le cose. Hillary Clinton non si batte contro di me, ma contro questo cambiamento.”

Dal canto suo, la Clinton ha dichiarato che non intende più perdere tempo a replicare alle dichiarazioni di Trump nei suoi confronti : “Può dire cosa vuole, può condurre la sua campagna come vuole. Può anche divagare. Sta agli americani scegliere tra le sue proposte e le mie.”

Per quanto riguarda le accuse di molestie sessuali avanzate da 11 donne nei suoi confronti (accuse che con un timing perfetto si sono concentrate a pochi giorni dall’elezione), Trump ha negato ogni accusa e dichiarato che porterà queste donne in tribunale. Tra queste donne vi è anche l’attrice di film per adulti Jessica Drake : nel 2006, Trump le avrebbe proposto 10’000 dollari per raggiungerlo nella sua suite d’hotel.

I dati sulle intenzioni di voto in ogni Stato, raccolti dal sito RealClearPolitics, mostrano che Hillary Clinton dispone di un largo vantaggio su Trump per quanto riguarda il numero dei grandi elettori.
Nelle ultime settimane, la coppia presidenziale, Barack Obama e la moglie Michelle, si è notevolmente mobilitata a favore della candidata democratica. Il presidente Obama ha tenuto, domenica 23 ottobre, un meeting in Colorado, dopo che giovedì scorso aveva raccomandato agli elettori e ai sostenitori democratici di restare mobilitati e vigili, anche se Hillary Clinton è in vantaggio sul rivale.

Redazione

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