Il completo smantellamento di quella che è stata ribattezzata “la giungla di Calais” è iniziato lunedì 24 ottobre verso le sei del mattino.

calaisUna gigantesca e complessa operazione di evacuazione, che le autorità francesi preferiscono definire “operazione umanitaria”, piuttosto che sgombero forzato. Sono tra 6’000 e 8’000, i migranti che saranno trasferiti verso i diversi centri di accoglienza in tutta la Francia nel corso della settimana.

L’operazione ha lo scopo di mettere fine all’esistenza della più grande bidonville della Francia, che esiste da circa 18 mesi ed è abitata da migliaia di rifugiati provenienti per la maggior parte dall’Afghanistan, dal Sudan, dall’Eritrea, e tutti desiderosi di raggiungere l’Inghilterra.

Nella serata di domenica, incidenti sporadici si erano prodotti nelle zone esterne del campo. La polizia ha lanciato decine di granate lacrimogene. In una conferenza stampa, sempre domenica, il Prefetto del Pas-de-Calais, Fabienne Buccio, si è detta fiduciosa che tutto si svolgerà bene.

Il dispositivo di evacuazione è stato pensato per orientare i migranti in funzione della loro situazione personale. Uomini soli, famiglie e persone con difficoltà motorie, oltre a centinaia di minorenni soli, saranno ripartiti in 12 dipartimenti del territorio francese, ad eccezione della Corsica.