Lugano candida l’area dell’ex Macello per la nuova sede del Museo cantonale di storia naturale
Il 17 dicembre 2015 il Municipio aveva deciso di destinare l’area dell’ex Macello all’insediamento di contenuti culturali e scientifico-divulgativi, inserendola nella rete del polo culturale cittadino, che segue un percorso ideale dal centro culturale LAC fino al Teatro Foce, nel medesimo comparto occupato dal Liceo Lugano 1. L’Esecutivo ha deciso di procedere con l’offerta al Cantone per la messa a disposizione dell’intera area ex Macello tramite un diritto di superficie, condizionato alla presentazione di una domanda di costruzione.
Il Museo cantonale di storia naturale – pur essendo di proprietà dello Stato – è inserito nel contesto del patrimonio museale di Lugano sin dalla seconda metà dell’Ottocento. Il Municipio auspica quindi un trasferimento della sua sede all’interno della Città, così da preservare il concetto di polo culturale cittadino e dare continuità alle relazioni di reciproca collaborazione tra le diverse istituzioni. I temi allegati alla natura, all’ambiente e al paesaggio – così come la divulgazione indirizzata ai più giovani – rappresentano un tassello importante per la comprensione e l’identificazione in un territorio. Lo aveva ben compreso Luigi Lavizzari, uomo politico, insigne naturalista, rettore del Liceo di Lugano e, non da ultimo, fondatore del Gabinetto di storia naturale, antesignano del MCSN: nel 1853 dona infatti la sua preziosa collezione naturalistica al neocostituito Liceo cantonale di Lugano, all’epoca situato nel Collegio di S. Antonio; le disposizioni di Lavizzari costituiscono un ulteriore elemento a conferma del legame che unisce il suo lascito alla città di Lugano.
L’area interessa una superficie complessiva di 6’025 mq, con un potenziale edificatorio che consente l’edificazione di una superficie utile lorda di ca. 9’000 mq. Questo spazio di pregio è facilmente accessibile con i mezzi pubblici e la vicinanza alla sede attuale del Museo consente l’eventuale mantenimento degli archivi e dei depositi nel palazzetto delle scienze. L’area è attribuita dal Piano regolatore alla zona per attrezzature pubbliche AP-EP, destinata a edifici scolastici e amministrativi. Il complesso è tutelato quale bene culturale di interesse locale e l’area è inclusa in un perimetro di valorizzazione comunale e rispetto cantonale.
Il Municipio ha appreso con soddisfazione del sostegno espresso dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese (ERSL), in accordo con i 47 comuni della regione, alla candidatura dell’ex Macello. Secondo l’ERSL, la nuova sede proposta da Lugano consente di mantenere il Museo inserito in un tessuto fecondo di offerte di formazione e di cultura – costituito in particolare da USI, SUPSI, LAC, MASI, Liceo di Lugano 1, sedi di scuole medie, elementari e dell’infanzia –, e di favorire anche collaborazioni e sinergie utili alle attività di ricerca e divulgazione; viene inoltre preservato il legame del MCSN con il territorio che l’ha visto nascere, crescere e consolidarsi. In aggiunta, la possibilità di raggiungere facilmente il sito con i mezzi pubblici permette di far conoscere il patrimonio naturalistico del Cantone Ticino a un pubblico più vasto ed eterogeneo.
Municipio di Lugano
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Il cantone il museo ce l'ha già: Palazzo delle Orsoline a Bellinzona.