Ci teniamo a precisare due cose.
* * *
Come un trombone, senza musica
l’oracolo del Ceresio
Da anni ormai, ogni domenica siamo costretti a sorbirci il Mattino, organo della Lega diretto niente popò di meno che dal professionista della politica, il municipale-consigliere-nazionale-direttore-del-mattino Lorenzo Quadri. Con il suo essere sempre educato, il buon professionista della politica ha criticato, insultato, gridato più volte allo scandalo. A cosa serve il LAK? «Tiriamolo giù, la kultura è uno spreco di soldi!» direbbe il buon Quadri.
Ma a fargli da tacere ci pensa il sindaco della Città Marco Borradori. Anche lui leghista. Il LAC è partito col vento in poppa, cita con orgoglio la cifra dei visitatori. Marco Borradori contro Lorenzo Quadri, due leghisti, due municipali di Lugano. Come mai? A pensar male delle volte ci si azzecca. Ma vuoi dire che la linea del professionista della politica, il municipale-consigliere-nazionale-direttore-del-mattino Quadri è proprio per i suoi lettori del Mattino: a furia di spararle grosse ogni domenica, i lettori creduloni ci cascano! «Quando in mano ho un trombone, posso fare questo e altro» direbbe lui.
Il LAC non è perfetto. Come tutti gli investimenti che si portano a compimento e tutte le opere appena realizzate, anche il Centro Arte e Cultura necessita di migliorie. Le critiche – quelle costruttive – sono dunque ben accette. Ma poi a tener banco, a creare quell’inutile polemica in salsa ticinese, ci pensa il Municipio della Città che non riconosce a Giovanna Masoni Brenni, la madrina del LAC per intenderci, quanto a parer di molti le spettava, non di diritto ma per via delle sue conoscenze e competenze! E anche qui. Da una parte il municipale-consigliere-nazionale-direttore-del-mattino spara a zero su Giovanna Masoni Brenni, dall’altra il sindaco, la elogia. Ma poi ecco che capita l’inverosimile. La Lega propone Patrizia Pesenti, una delle figure di maggiore spicco del Partito socialista! Non accetterà mai… e invece. La proposta leghista è furba, di ciò bisogna pur sempre dar atto. Con che tolla la signora Pesenti che ha militato nel partito socialista, è stata eletta in Consiglio di Stato sempre nelle file dei «compagni» ha potuto accettare di essere candidata dalla Lega? I 25 anni di leghismo, gli anni di insulti gratuiti, di menzogne, di facili slogan ma zero soluzioni non contano nulla, signora Pesenti? E i nostri «compagni» come la pensano?
La voglia di cadreghino è infinita e la coerenza della Lega ai minimi storici. Infatti non è più la Lega di una volta… ma anche il PS si sta impegnando di brutto per fare la stessa fine!
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