Un nome che nel frenetico Toto-Lac uno si sarebbe aspettato di sentire è quello del critico d’arte e organizzatore di mostre Rudy Chiappini, che operò a lungo e con fortuna a Lugano. A mio avviso il suo successo più spettacolare – sia sul piano qualitativo sia per l’affluenza di pubblico – fu la grande mostra dedicata a Francis Bacon, pittore tormentato, tormentoso e maledetto.
Venerdì mattina sono andato a Locarno per partecipare alla conferenza stampa sulla nuova mostra di Casa Rusca Javier Marín. Parlando un po’ in giro mi sono reso conto che la candidatura Chiappini, in realtà, era stata presa in considerazione, e molto seriamente, anche se con scarsa pubblicità nelle gazzette.
Finora siamo stati sommersi 1) da una valanga di ipocrite dichiarazioni secondo le quali in vista delle nomine doveva contare solo la cultura e NON la politica 2) da una serie di nomi… che smentivano gagliardamente e all’istante quella ossessiva e squinternata ipocrisia. Pesenti (Patty, è fatta!), Martino Rossi, Perucchi Borsa…
Per coloro che desiderano la qualità e la competenza nelle cose dell’Arte… ecco, Rudy Chiappini sarebbe un nome di qualità.
