Un’anziana signora afferma che durante l’estate del 1956 faceva parte del personale di servizio di Hitler e di sua moglie Eva Braun, nella parte meridionale della province argentina di Neuquén. La testimonianza è stata raccolta da Abel Basti, che indaga sulle tracce di Hitler dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
E’ stato chiesto a Basti perchè la donna non avesse raccontato prima questi fatti. Lui ha detto che si tratta di una persona semplice, che non sa leggere né scrivere, non sapeva chi fosse quell’uomo. Ha visto in televisione un documentario su Hitler ed è lì che lo ha riconosciuto.
Gli elementi declassificati dal FBI provano che il governo degli Stati Uniti sapeva che Hitler non era morto suicida il 30 aprile 1945 nel suo bunker di Berlino e che era fuggito, con la moglie Eva Braun ed altri esponenti del regime nazista, in Sud America.
Secondo la versione ufficiale, i cadaveri di Hitler e della moglie erano stati identificati dai soldati sovietici. I documenti del FBI mostrano che, invece, la storia del suicidio era falsa. I coniugi Hitler e altri gerarchi nazisti sarebbero fuggiti in Sud America a bordo di due sottomarini tedeschi, addirittura con l’aiuto di un agente segreto statunitense, Allen Dulles.