Affidiamo il pensiero del giorno a gas-social, traendolo da un articolo di Casimiro Bianchi “La comunicazione del PS: un grande boh”.
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“A caldo, appena arrivata la notizia, il Partito Socialista se ne è uscito con un comunicato stampa da piangere: non sappiamo un cazzo, aspettiamo di saperne di più, le leggi si rispettano sempre e comunque.
Non una-parola-una di solidarietà, foss’anche solo umana, con la sua deputata. Dopodiché – è facile immaginarlo – nel Partito, dietro le quinte, dev’essere scoppiato un mezzo bordello. Perché Lisa – lo sanno anche i paracarri – è una rompicoglioni compulsiva con un ego sovradimensionato, ma è generosa e idealista, si sbatte un casino per i migranti e perciò suscita anche grandi e meritate simpatie.”
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Non una-parola-una di solidarietà scrive indignato il Casimiro, quando noi abbiamo scritto Non una-parola-una di condanna.
Non c’è feeling tra noi e il Casimiro.
Il partito sarà sì danneggiato dalla sua comunicazione inetta (non che sia l’unico! ce n’è di assai blasonati), ma molto di più lo è dal suo agire scriteriato, illegale e contrario agli interessi della nostra gente e del nostro Stato.