Focus

Non possiamo accogliere chiunque bussi al confine! – di Mara Grisoni

L’altro giorno, mi sono recata alla stazione di Chiasso per prendere il treno e al mio arrivo mi sono trovata di fronte uno schieramento di Guardie di Confine, figura che reputo importantissima soprattutto nelle zone di confine.

Svolgono un lavoro di responsabilità che credo vada maggiormente apprezzato. Infatti, si preoccupano quotidianamente di controllare e proteggere i nostri confini, il nostro territorio e di conseguenza noi, da malintenzionati e da persone che cercano di introdursi illegalmente all’interno del nostro Paese e di questi tempi non è certo un compito da poco… soprattutto se i primi a non collaborare sono proprio i politici moralisti, quelli convinti di essere sempre dalla parte della ragione.

Stiamo vivendo tutti una situazione di emergenza. Siamo tutti sulla stessa barca e credo nessuno sia intenzionato a farla affondare. Per cui smettiamola con le critiche e se c’è chi pensa di poter fare di meglio, può sempre raggiungerli per dargli una mano: sarebbe più costruttivo.

La vicenda relativa la gran consigliera socialista fermata con un complice, con l’accusa di aver favorito l’entrata illegale di stranieri è la prova che c’è gente che per ottenere ciò che vuole farebbe di tutto. Credo quindi che fare la morale alle Guardie di confine sul loro modo di operare sia davvero fuori luogo.

Premetto che io sono totalmente a favore degli aiuti umanitari riservati a chi fugge dal proprio Paese cercando protezione, questo però non deve equivalere ad accogliere chiunque bussi al confine! È giusto che ogni singolo caso venga valutato attentamente ed è altrettanto giusto che chi non ha diritto all’asilo venga respinto.

Il fatto che dei minorenni siano giunti da soli al confine chiedendo il ricongiungimento familiare mi lascia un po’ perplessa. Come ci sono arrivati? Perché li hanno abbandonati? Fino ad oggi chi si è occupato di loro? Bisognerebbe conoscere le storie di questi minorenni per giudicare e sono certa che chi ha dovuto respingere le loro richieste le conosce e non ha preso alcuna decisione a cuor leggero.

Ad ogni modo, queste persone vanno aiutate nel loro Paese e non dovremmo aspettare le tragedie o gli sbarchi. Bisogna risolvere il problema alla radice perché dopo è troppo tardi. Lasciano tutto e tutti, a caro prezzo, per un sogno che alla fine si rivela un incubo. Perché continuare ad illuderli?

Sappiamo tutti benissimo che qui non avranno comunque alcun futuro dignitoso, esattamente come buona parte dei ticinesi, tra cui moltissimi giovani, che si trovano in difficoltà economiche e nessuno muove un dito per loro!

L’unione è fondamentale per gestire queste situazioni quindi invece di fare i protagonisti, collaborate.

Mara Grisoni, Montagnola

Relatore

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