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Brasile: Rousseff nel mirino

Il Senato brasiliano ha deciso di aprire la procedura di impeachment contro la presidentessa, al momento sospesa dalla sua carica, Dilma Rousseff, prima donna ad essere divenuta leader del paese. Rousseff è accusata di aver manipolato in maniera illecita i conti prima della sua ri-elezione, avvenuta nel 2014, allo scopo di nascondere un disavanzo di bilancio e di poter dunque continuare a finanziare i programmi sociali che le avevano dato grande popolarità.

Dal canto suo, Rousseff nega di aver compiuto qualsiasi azione di questo tipo e definisce l’intero procedimento a suo carico come un colpo di stato mascherato, diretto dai politici che a loro volta sono sotto pressione in quanto coinvolti in una gigantesca indagine sulla corruzione. Rousseff ha dunque dichiarato di essere vittima di una grande ingiustizia.

Rousseff era già stata sospesa dalla sua carica nel mese di maggio scorso e da allora il vice-presidente Michel Temer riveste il ruolo di presidente ad interim; nel caso il procedimento si concludesse a sfavore di Rousseff, Temer continuerebbe a ricoprire questo ruolo fino alla scadenza del mandato, nel 2018. Lunedì prossimo Rousseff presenterà la propria difesa di fronte alla Corte Suprema.

Rousseff è stata definita dalla BBC come “una tecnocrate, che in precedenza non era mai stata eletta per rivestire una carica pubblica” e che era stata scelta come successore da Lula da Silva, l’allora leader del Partito dei Lavoratori brasiliano. Rousseff è stata poi rieletta nel 2014 ma, sia a causa della grave recessione economica del paese sia degli scandali legati alla corruzione sempre più numerosi, già in quel periodo i consensi per lei erano calati del 10% circa.

Negli ultimi anni, molti politici e uomini d’affari brasiliani sono stati arrestati con l’accusa di corruzione, in particolare per legami illeciti con l’impresa petrolifera statale Petrobras. Rousseff era stata direttrice della ditta per sette anni ma non risulta implicate nelle indagini. Ciononostante, numerose proteste sono sorte spontaneamente in tutto il paese; i cittadini, infatti, lamentano l’endemica corruzione politica e chiedono la rimozione di Rousseff.

Costanza Naguib

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