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L’Autorità bancaria europea ha pubblicato venerdì scorso i risultati degli stress-test delle banche europee, che indicano la loro vulnerabilità agli choc economici. I risultati mostrano che il sistema bancario europeo è migliore rispetto alla crisi economica del 2008. Unica bocciata, l’italiana Monte dei Paschi di Siena. Persino la Deutsche Bank, che versa in gravi difficoltà, ha passato il test.
Secondo Diane Pierret, professoressa di finanza all’università svizzera di Losanna, i debiti tossici che gravano sul bilancio delle banche e l’insufficiente ricapitalizzazione, rimangono un rischio malgrado i risultati positivi. Pierret contesta anche il metodo dell’Autorità bancaria europea : per calcolare la capitalizzazione di borsa delle banche, sono stati considerati i dati del dicembre 2015. Ora, da quella data sono accadute cose importanti, come il Brexit, suscettibili di modificare le cifre presentate. Dal novembre 2015 alla fine dello scorso giugno, la valorizzazione delle banche è scesa del 40 %. Se questo fosse stato integrato nel calcolo, gli stress test avrebbero evidenziato un’insufficiente capitalizzazione di almeno 882 miliardi di euro
Pierret afferma che se i test fossero stati condotti in maniera più severa, almeno 29 banche europee li avrebbero falliti, inclusa la Deutsche Bank e le banche francesi BNP Paribas e Société Générale.