Ed è il pubblico di questi bei momenti musicali, di nuovo, a colpire l’immaginario del festival. Il pubblico in sala, infatti, è stata l’anima di questo festival, coloro che hanno fatto la differenza, non solo decretandone il successo, ma assicurandone seguito ed interesse, promuovendolo nelle scuole di musica, tra le associazioni, semplicemente, essendone i protagonisti: partecipando e gustandosi la musica sulle sedie o poltrone, via via sempre numerose promuovendo l’idea che la buona musica è ancora per tutti, non solo per una nicchia di “intenditori”.
E cosi, nella società effimera della globalizzazione, è il pubblico in sala a fare la differenza, dando la variabile di base di questo evento con luoghi, aspetti socio-culturali e musicali interessanti che, si spera, prosegua per questa strada. In attesa che l’evento finale, molto piu’ corale e meno intimo, forse, nella bellissima Palazzina Liberty di Milano, festeggi nuovamente il pubblico in sala, dai tanti volti e orecchi musicali, ancora una volta.
Cristina T. Chiochia
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