Ticinolive ha chiesto a OL il permesso di ripubblicare il pezzo “Je suis Adriana” e lo farà quanto prima (se del caso)
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Siamo, spero, tutti d’accordo che ogni essere umano ha il diritto di sbagliare. Effettivamente, sbagliare è umano… sì però, bisogna anche dire che la frase continua. E continua così: perseverare è diabolico. E, a parer mio, la Sartori persevera. Non contenta di quanto detto, ha pensato bene di scusarsi. Scelta più che condivisibile. Ma avete in mente quanto qualcuno dice una cavolata e poi, nel tentativo di uscirne, rincara e, in fin dei conti, peggiora. Ebbene lì ti sorge spontanea una reazione: meglio se avesse taciuto.
Qui poi si tratta di tutto tranne che di un’uscita di cui si possa rivendicare il diritto all’errore. L’errore ha un limite. Perché a un certo punto il diritto all’errore cozza contro dei diritti un po’ più fondamentali. E, sempre riferendomi all’articolo di Opinione liberale, che sia una donna e che per le donne sia più difficile far politica, mi sembra che c’entri ben poco. Vogliamoci un po’ bene. Non sviliamoci, non nascondiamoci dietro un paravento. Ha detto una cavolata più grande di lei. Che sia una donna non c’entra assolutamente nulla. Ed è sacrosanto che ne paghi le conseguenze.
Dunque, in fondo, chiediamoci, se non siamo un po’ tutti come lei. Prendiamo quello che può esserci di buono in una bestialità come quella che ha detto. Facciamoci toccare, facciamoci ferire abbastanza da non dimenticare.
Solo così potremmo permetterci di dire l’unica cosa che andrebbe detta in questa storia: Je ne suis PAS DU TOUT Adriana!
Benedetta Galetti
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