Cultura

Studenti svizzeri in sala al Milano Festival Fiati – di Cristina T.Chiochia

Il secondo appuntamento del Milano Festival Fiati, mercoledì 8 Giugno, ha visto protagonisti nelle sale panoramiche il M° Fabien Thouand, primo Oboe al Teatro alla Scala di Milano e professore di Oboe al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e recentemente al Royal College of Music di Londra e il M° Luca De Gregorio, che dal 1993 ricopre il ruolo di pianista accompagnatore presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e dal 2011 è titolare della cattedra di Pianoforte Princpale prssso il conservatorio di Novara. 2016-06-08 13.16.002016-06-08 13.16.00La Svizzera, in un certo qual modo, grande protagonista di questo appuntamento che ha visto in sala un nutrito gruppo di studenti del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e di quello della piemontese città di Novara, che non solo hanno seguito i propri insegnanti durante l’esecuzione del programma tra Schumann, Poulenc e Borne, ma hanno dato vita ad un convivio di idee durante l’aperitivo offerto dal Festival con altri studenti, turisti e cittadini milanesi. Un esempio lodevole di genitori svizzeri quindi che di fronte alla scelta della musica, non solo ne capiscono l’importanza ma la stimolano, la sostengono, portando in sala, durante un festival italiano, studenti attenti e desiderosi di imparare addirittura da un’altra città, di un’altra nazione, seppur vicina ed amata. La maieutica socratica (che è l’arte che consente ad un insegnante di “tirar fuori” dal suo allievo tutto quello che potenzialmente ha dentro di sé) durante il concerto di Thouand e De Gregorio, ha dato voce a quanto si auspica come futuro, per questo Festival: diventare sempre di più la voce di un nuovo punto di riferimento per una città come Milano, che dopo Expo punta alle eccellenze, con “buone pratiche” attraverso non solo eventi popolari e diffusi dal centro alle periferie ma guide ad un ascolto preparato e che possano coinvolgere anche le città e le nazioni , chissà, limitrofe.

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