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Caso LAC – Burgarella : il Municipio di Lugano si attaccherà al TRAM ?

“Prendiamo atto della sentenza del Governo”

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L’operato del Municipio in questa disgraziata vicenda potrebbe essere definito – con un marcato eufemismo –  “infelice”. Al termine di un concorso, al quale partecipò un gran numero di candidati, Claudia Burgarella – da poco giunta dall’Italia e beneficiaria di un “programma occupazionale” della Città –  fu designata vincitrice e il Municipio la nominò “event manager” del LAC.

A quel punto il web (animato e scosso, si può immaginare, dagli esclusi) si scatenò, muovendo accuse di favoritismo ed irregolarità, sulle quali non intendiamo in alcun modo pronunciarci. Di fatto il Municipio (13 febbraio 2015) revocò la nomina (per i motivi: v. comunicato) con un voto di 6 a 1. Contraria Giovanna Masoni Brenni, all’epoca responsabile della Cultura.

Burgarella, così consigliata dai suoi legali, tenne duro, e – giudicando di avere buone chance di vittoria – presentò ricorso al Consiglio di Stato contro l’annullamento della nomina.

Oggi la sentenza del Governo è sul tavolo. Che cosa farà l’Esecutivo luganese?

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COMUNICATO DEL MUNICIPIO

La Città di Lugano ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato che accoglie il ricorso del 16 marzo 2015 di Claudia Burgarella contro la decisione del Municipio di annullare la sua assunzione quale responsabile acquisizione e gestione eventi al LAC. Il Municipio, con decisione del 13 febbraio 2015, aveva infatti annullato l’assunzione ritenendo il profilo professionale di Burgarella non del tutto conforme ai requisiti richiesti dal capitolato di concorso: in particolare relativamente alla conoscenza di una seconda lingua nazionale e all’esperienza a livello gestionale e organizzativo.

Il Consiglio di Stato, ai fini del giudizio, ha ritenuto invece rilevante che le conoscenze linguistiche della candidata fossero state oggetto di valutazione da parte della commissione preposta ai colloqui con i candidati e che il suo portfolio eventi fosse stato visto dal Servizio del personale nel novembre 2014.

L’interesse all’attuazione del diritto oggettivo richiesta dall’autorità comunale non è pertanto ritenuto prevalente a quello della sicurezza del diritto, considerato che la decisione di assunzione era cresciuta in giudicato e l’attività lavorativa già avviata. Il Municipio valuterà in modo approfondito la sentenza – contro cui è data facoltà di ricorso al Tribunale cantonale amministrativo – nei prossimi giorni.

Municipio di Lugano

Relatore

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