“Una socialista a rappresentare la Svizzera in un disgustoso abbraccio con il presidente della Commissione UE…”
* * *
Fabio Poma, economista che non conosco, frequente sul CdT, in un suo pregevole, ben argomentato e convincente articolo del 4 marzo ha dimostrato che i trattati bilaterali convengono ben più all’UE che non alla Svizzera. Ne dovrebbe conseguire che i nostri negoziatori a Bruxelles si trovino almeno in posizione di relativa forza. O, ed è pretendere il minimo, in condizione di parità. Invece no, indeboliti come sono dalla politica di un Didier Burkhalter che avrebbe fatto meglio a dimissionare fin dal primo giorno della sua entrata in carica, e fino a poco tempo fa di una Giuda in gonnella (di lei abbiamo fortunatamente potuto sbarazzarci nel dicembre 2015), coadiuvati a turno dalla signora pipidina o dal collega liberale, ma quasi sempre da ambedue, in conseguente combriccola con i due socialisti. Il Consiglio Federale e i suoi burocrati si costringono così a trattare da subalterni in quel di Bruxelles.
La forza contrattuale della Svizzera a Bruxelles, oramai da anni, è uguale a zero. Mandare a Bruxelles, come si è fatto l’anno scorso, approfittando della carica presidenziale, una socialista a rappresentare la Svizzera in un disgustoso abbraccio con il presidente della Commissione UE, è stato un vero e proprio sberleffo al nostro popolo, così come lo è l’attuale intento del CF.
Da tutto questo deriva, nel sottoscritto come in molti concittadini, un sicuro e dannoso calo di stima per il nostro CF.
*
La caratteristica più irritante degli uomini di sinistra (lo so che dovrei scrivere “degli uomini e delle donne”, ma resto del parere che le donne è meglio rispettarle nella sostanza che nella sola forma. Se proprio necessario, invece di “uomini” parlerei di “esseri umani”, che secondo i genderisti più aggiornati sono tutti fondamentalmente femmine) caratteristica degli uomini di sinistra, dicevo, è il loro indefettibile convincimento della propria superiorità etica e intellettiva per rapporto al resto dell’umanità. Essersi attribuiti il monopolio del progresso non basta, vogliono anche credere, e credono, di esserne i corifei (nell’antica Grecia il capo del coro, nel mondo attuale esponente più in vista, guida di un gruppo o di un partito, con connotazione vagamente ironica e anche spregiativa). Affermano di ambire all’uguaglianza tra tutti gli uomini (e donne), ignorando l’ironia di un aforisma dedicato alle donne di Sacha Guitry (con Louis Jouvet, Raimu e il ginevrino Michel Simon tra i più grandi attori di Francia del secolo scorso): “Je veux bien que les hommes de gauche se croient supérieurs à nous, à condition qu’ils ne prennent cela à prétexte pour se croire nos égaux”.
*
Beat Allenbach è un ex corrispondente in Ticino della “NZZ” che ha scelto di rimanervi dopo il pensionamento per una più che meritata quiescenza. Un riposo, ripeto, strameritato, che gli viene però corrotto in insonnia, bruciori di stomaco e crisi atrabiliari da quel popolo di ingrati che sono i ticinesi, che incuranti dei suoi insegnamenti ogni tanto si lasciano sopraffare dalla tentazione di votare come non piace all’esimio e emerito giornalista. “I ticinesi non sanno più ragionare” constata sconsolato il buon uomo in una sua costernata “Opinione” dell’8 marzo sul CdT. Causa di cotanta sofferenza? Il voto del 28 febbraio, con i ticinesi favorevoli all’iniziativa UDC per l’espulsione automatica dei criminali di importazione, nella misura di quasi un 60%.
Allenbach fa da “pendant” (contrappeso) in Svizzera al politico italiano Pier Luigi Bersani che, spinto e travolto da un’inguaribile antiberlusconite compulsiva, ha posto fine, in vicinanza del traguardo finale, quello della presidenza del Consiglio dei Ministri, alla propria carriera con un suicidio (solo politico, per sua e nostra fortuna). Il virus che ha colpito l’ex corrispondente dal Ticino del grande quotidiano zurighese non è però quello di Bersani, ma un altro, diffuso al Nord come al Sud delle Alpi. Si chiama virus dell’antiblocherite, trasmesso con la saliva o con il muco bronchiale in caso di tosse umida, non induce al suicidio giornalistico, ma ottenebra le menti.
*
Da tempo vado sostenendo che l’Italia non può più essere chiamata paese civile. Corruzione assurta a sistema non solo di governo, ma anche di vita di tutto il paese, governi designati da un presidente veterocomunista che può eleggere 5 suoi correligionari senatori a vita, atti di garanzia resi pubblici prima di venir emessi, arresti quotidiani di decine di pubblici funzionari, giudici e generali dei vari corpi di polizia compresi, depositi abusivi di rifiuti più o meno tossici, opere pubbliche per centinaia e centinaia di milioni di euro giacenti incompiute (864 secondo l’anagrafe governativa, 35 in Lombardia, 215 in Sicilia, cifre che parlano da sole) sono solo parte del degrado in atto.
La corruttela non risparmia il settore della giustizia (che per implicita natura doveva essere l’ultimo baluardo per salvare una parvenza di civiltà). Inchieste e processi vengono adesso devoluti ai canali televisivi, mesi e anni prima di giungere a compimento nelle sedi istituzionali. La parte sana del paese, maggioritaria ma impotente, assiste sbigottita e smarrita allo sfacelo senza fine.
Di ieri (10.3.2016) la trionfale notizia che nel 2015 la solerte guardia di finanza ha ancora scoperto 8’350 (ricchi?) evasori totali, circa 400 in più che nel 2014. Di bene in meglio, negli anni precedenti gli evasori scovati erano sempre e solo attorno ai 5’000. Segno che la lotta all’evasione viene condotta con estrema determinazione.
Domanda irrispettosa e inopportuna: quanti sono, nel bel paese dove il sì suona, gli evasori totali ancora da identificare? Centomila? Un milione?
Altra domanda, altrettanto irrispettosa e inopportuna: quanti sono gli evasori totali in Francia, in Germania, o anche in un paese extra-comunitario come la Svizzera?
Gianfranco Soldati
Riccardo II d'Inghilterra (1367-1400) fu re dal 1377 al 1399. Il suo regno fu caratterizzato…
Liliane Tami https://www.fdfa.admin.ch/europa/it/home/aktuell/medienmitteilungen.html/content/europa/it/meta/news/2025/3/25/104643 Berna, 25 marzo 2025 – La consigliera federale Élisabeth Baume-Schneider ha partecipato…
La Svizzera deve restare neutrale: no al riarmo, no alla NATO La Svizzera ha una…
Il libro del professor Pietro A. Ferrisi, La resurrezione della carne. La teologia dell’eschaton…
E' morto nella notte Tullio Righinetti, esponente di spicco del Partito liberale. Aveva novant'anni. Di…
al Parco Ciani una passeggiata per celebrare e ammirare la primavera insieme a Vincenzino Siani…
This website uses cookies.
View Comments
ahahah
Sei di ottimo umore?
Rido perché la Svizzera, impegnata nel suo egocentrismo, non si è ancora accorta di essere una pulce. Che potere contrattuale dovrebbe avere con un colosso come la comunità europea? E' ancora tanto che le permettano di sedersi al tavolo delle trattative...
Noi siamo forse solo una cacca di mosca ma l'EU, specialmente Francia e Italia, é fatta di colossali illusionisti, illusori, illusi ... in fallimento (trilioni). Si può dunque classificarla di una immensa "bouascia" di tiranno-sauro... Sghignazzi pure, il famoso colosso dai piedi di argilla non le dice nulla?
Sei fuori tema, il tema riguardava il fatto che la Svizzera vorrebbe un peso politico che non le appartiene... è inutile incazzarsi.
... e lei deve incanutire!
Fuori tema, conosce il "peso" della Svizzera ed il perché la vogliono mangiare?
Chiudo.
Vedremo dai risultati quanto vi tengono in considerazione...
Cara signora, come disse una volta un vostro Re a chi volava fargli la morale "la situazione in cui versa il suo Paese la autorizza più a venir qua a chiedere consigli piuttosto che a darne"
... e sulle democratiche sanzioni imposte per interessi di parte alla Russia e sulla bontà di tante imposizioni dell'EU ai singoli stati meglio stendere un velo pietoso: a Lei che Giustizia, Libertà, Democrazia e Civiltà sembra stiano tanto a cuore dovrebbe saperlo. Quanto alla nostra propensione ad essere dei cinici sfruttatori non sarebbe male se fosse un po' più precisa... (le accuse di solito contengono un "chi ha fatto cosa, come, quando e dove", il resto sono sparate nel mucchio che danno solo la misura di chi le fa)
La Svizzera è una pulce, che paga, a differenza dei giganteschi (si fa per dire) pidocchi, che succhiano. La comunità europea è certamente un colosso, talmente colossale da non riuscire ad emergere dalla pozzanghera di debiti in cui sta per annegare.
Cercare di salvarsi è legittimo, senza perdere di vista il proprio peso politico... cioè zero.
Gentile signora Alippi, il peso politico di una Nazione non si misura in metri quadrati o in numero di abitanti: si misura nella volontà dei propri politici di fare l'interesse del proprio popolo e difendere le proprie origini, tradizioni, culture: su questo punto non siamo a quell'arrogante "meno che zero" con cui lei di qualifica, ma certamente possiamo migliorare. E spero che in un futuro non molto lontano riusciamo a farlo. Lei che certamente ha studiato la storia si ricorderà che ad un certo punto De Gaulle voleva invadere il Principato di Monaco (per questioni di tassazioni/privilegi fiscali/vantaggi per ricchi, guarda un po' come la storia si ripete.....). Come è finita??? Guardi che la storia del "lupus superior stabat, agnus inferior" non sempre funziona....
Vedremo...