Continua vivace (ma ormai in zona Cesarini) il batti e ribatti tra i due principali contendenti.
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Prendendo spunto dalla presa di posizione tecnica della divisione delle contribuzioni sul nuovo accordo sui frontalieri, il buon Quadri ne approfitta per attaccare nuovamente ed ingiustamente il nemico PLRT e i partiti storici. Fa ovviamente però comodo dimenticare che questa presa di posizione è stata condivisa con il Governo. L’estensore dell’articolo si dimentica inoltre di dire, guarda caso, che uno dei più grandi sostenitori oggi di questo accordo è il nuovo ministro delle finanze Ueli Maurer che è sceso appositamente in Ticino per difenderlo. L’amnesia è forse dovuta al fatto che il ministro Ueli Maurer sia rappresentante dell’UDC, grande alleato della Lega?
Tra l’altro non bisogna essere dei premi Nobel per capire che l’accordo in questione, così come sostenuto dal buon Maurer, svantaggia i frontalieri italiani, altrimenti in questi mesi non avremmo assistito a continue manifestazioni di protesta proprio da parte di quest’ultimi che si vedranno aumentare le imposte da pagare. Ma anche qui Quadri, come al solito, fa orecchie da mercante. Per anni e anni, a parole, si criticano i frontalieri e quando si presenta l’occasione concreta per aumentare il loro carico fiscale, ci si defila e si mette la testa sotto la sabbia. Bella coerenza!
La seconda perla riguarda invece il fondo per la mobilità aziendale per cercare di ridurre il traffico. I ticinesi si ricordano benissimo che la Lega avrebbe voluto finanziare questa misura aumentando le tasse di circolazione a carico dei cittadini, ma che, grazie al referendum promosso dai Giovani Liberali Radicali Ticinesi***, la popolazione ha potuto esprimere un chiaro e sonoro NO. E oggi il fondo c’è comunque a dimostrazione che i giovani PLRT avevano ragione: è stato possibile avere il fondo senza aumentare le tasse di circolazione così come voleva la Lega. Ma anche qui qualcuno fa finta di non ricordarsi come sono andate le cose.
Troppo facile amico, avrebbe detto qualcuno. Certo in clima elettorale un po’ di politichetta ci può anche stare, soprattutto se si sente traballare il cadreghino, ma qui stiamo proprio raschiando il fondo del barile. Non è vendendo fumo, creando confusione ad arte e false illusioni, che si fa crescere il Canton Ticino. Per questo il 10 aprile uniamo le forze, e con cuore e determinazione, andiamo tutti a votare PLRT!
PLR
*** Solo per giustizia, occorre ricordare che il referendum fu promosso e sostenuto anche dai Giovani UDC.
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