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I criminali non sono benvenuti in Svizzera, votiamo SÌ – di Oreste Pejman

(fdm)  Secondo me la frase cruciale di questo articolo è quella che ho evidenziato in blu. C’è gente capace di scrivere un’intera Divina Commedia sui criminali e sulla loro triste sorte, e nel contempo incapace di spendere UNA parola, UN pensiero per le vittime.

* * *

Una persona straniera che si reca in un’altra Nazione deve sottostare alle leggi di quest’ultima. La Svizzera è una piccola Nazione che nonostante ciò accoglie ogni anno migliaia e migliaia di stranieri. Da noi chi vuole integrarsi e rispettare le leggi è ben accetto e membro a tutti gli effetti della nostra società, che è molto aperta come conferma il fatto che è composta da quasi il 25% di stranieri. Purtroppo tra le decine di migliaia di stranieri che vengono in Svizzera non ci sono solo persone perbene, ma anche alcuni criminali. È dunque importante saper distinguere tra chi è integrato e rispetta le leggi e chi invece viene qua per compiere crimini. In Svizzera i criminali non devono essere benvenuti. Per questo chi commette crimini gravi o ripetuti deve essere espulso, senza se e senza ma. Bisogna dare rispetto a chi ci dà rispetto, essere buoni con le persone giuste e non con i criminali, altrimenti il nostro atto di bontà non sarà nient’altro che un atto di sottomissione. Gli stranieri non devono temere questa iniziativa che tocca solo i criminali e anzi l’espulsione dei criminali stranieri potrà migliorare la coesione nazionale e l’integrazione degli stranieri perbene all’interno della nostra società.

Tutti i vari partiti, tranne UDC e Lega, stanno cercando di combattere questa iniziativa di buon senso, con motivi pretestuosi e strumentali. La cosa peggiore però è che stanno cercando di far passare i criminali per vittime. Fanno insomma passare il messaggio che l’espulsione sia arbitraria e non una conseguenza di crimini gravi o ripetuti e sostengono una clausola che impedisce l’espulsione effettiva dei criminali. È importante allora ricordare a tutti che dobbiamo difendere le vere vittime e non i loro aggressori, che sono giustamente puniti per i crimini che hanno commesso. Per qualcuno però difendere i criminali pare più importante che difendere le vittime. Se si difendessero le vittime come oggi alcuni partiti difendono i criminali dall’espulsione dalla Svizzera, forse oggi non ci sarebbero più stupratori o assassini che appena usciti di prigione compiono di nuovo gli stessi crimini. Il 28 febbraio abbiamo una grande occasione per rendere la nostra Svizzera una Nazione più sicura. Per questo invito tutti a mobilitarsi e a votare Sì all’iniziativa per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati.

Oreste Pejman, Candidato UDC al Consiglio Comunale di Lugano

Relatore

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