“La tassa di collegamento per un’adeguata promozione del trasporto pubblico” (titolo originale)
Il consigliere di Stato Zali pubblica sul Mattinonline questo articolo, nel quale espone chiaramente le ragioni del SÌ. Lo proponiamo ai nostri lettori, che sono (immaginiamo) in parte favorevoli alla Tassa, e in parte contrari.
* * *
E’ una misura innovativa che fa parte della strategia con cui il Dipartimento del territorio vuole ridurre gli insopportabili picchi di traffico delle ore di punta e promuovere inoltre il trasporto pubblico, che beneficerà dei proventi della tassa.
Essa è rivolta in primo luogo agli utenti delle troppe spianate di posteggi – saranno soggetti alla tassa quelli da 50 posti in su – che deturpano il paesaggio, in particolare del Mendrisiotto, martoriato da traffico e inquinamento. L’obiettivo finanziario è secondario. Io sarei strafelice se la tassa dovesse portare la metà di quanto preventivato perché la metà degli utenti di questi posteggi ha deciso di rinunciarvi perché finalmente diventati a pagamento.
Oggi non è così, nel 90% dei casi questi posteggi nel Mendrisiotto sono gratuiti e fino a che sarà così nessuno, code o non code, rinuncerà ad usare la sua macchina, anche solo per andare al lavoro con un collega. La tassa di collegamento è prevista anche per le grandi concentrazioni di posteggi dei centri commerciali.
Questo provvedimento, che indirettamente va a favore dei negozi dei centri urbani in cui il posteggio si paga già a caro prezzo, ha un impatto sui commerci medesimi stimabile in circa 15 centesimi per posteggio, un contributo ragionevole a fronte delle importanti correnti di traffico che si riscontrano nelle zone commerciali.
Della tassa, come detto, beneficerà il trasporto pubblico. Si potrà così continuare aumentarne l’offerta, apprezzata da un sempre maggiore numero di utenti, senza dovere ribaltare su di loro sotto forma di aumento delle tariffe tutti i maggiori costi che derivano dal potenziamento delle prestazioni. Solo nell’ultimo anno il servizio è stato notevolmente migliorato a Bellinzona e da pochi giorni nel Mendrisiotto. Il futuro si chiama però galleria di base del Monte Ceneri e nuova Rete tram-treno del Luganese.
La tassa di collegamento serve anche ad assicurare fin da oggi la possibilità di sfruttare l’enorme potenziale di miglioramento del trasporto pubblico che queste nuove infrastrutture renderanno possibile nei prossimi anni.
Claudio Zali
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Già l'esordio di Zali la dice lunga sull'approccio costruttivista e socialista al problema:
«E’ una misura innovativa che fa parte della strategia con cui il Dipartimento del territorio vuole ridurre gli insopportabili picchi di traffico delle ore di punta e promuovere inoltre il trasporto pubblico, che beneficerà dei proventi della tassa»
Vediamo in dettaglio questa prima frase:
1) «È una misura innovativa»: SBAGLIATO
Quella della tassazione è una misura "ricorrente" ogni volta che l'ente pubblico vuole far cassa con il pretesto di ridurre l'inquinamento ambientale: tassa sul CO2, tassa sul traffico pesante, imposta di circolazione ecc.
2) «fa parte della strategia con cui il Dipartimento del territorio vuole ridurre gli insopportabili picchi di traffico delle ore di punta»: SBAGLIATO
Gli "insopportabili picchi di traffico" (comuni peraltro a quasi tute le città, piccole e grandi, nelle ore di punta) si riducono con infrastrutture stradali e tecniche della circolazione adeguate, non con tasse abbinate a un sistema stradale e circolatorio antiquato come quello ticinese.
3) «e promuovere inoltre il trasporto pubblico, che beneficerà dei proventi della tassa»: SBAGLIATO
Il trasporto pubblico, nell'attuale situazione di monopolio pubblico, è costoso, a volte ridondante, altre insufficiente. Solo l'apertura al mercato dei trasporti collettivi potrà far emergere spontaneamente le soluzioni migliori dal punto di vista costi-benefici, sia relative al solo traffico stradale che a quello combinato tram-treno-strada.
IN ALTERNATIVA PROPONGO DUNQUE LA SEGUENTE SOLUZIONE: introduciamo il colore blu nei semafori, subito dopo il giallo e prima del rosso (utilizzando una parte del tempo ad esso dedicato). La polizia municipale, pistola alla mano, puntata verso di noi, ci ordina in questo intervallo di tempo di abbassare il finestrino e di pagare in fretta e senza fare domande 2 franchi. A pagamento avvenuto ci dà una ricevuta con la scritta:
«attestiamo il pagamento già avvenuto di 2 franchi che vale 24 ore, mostrare agli agenti dei prossimi semafori; avremmo potuto inventarci una qualunque tassa per estorcervi la stessa cifra, ma preferiamo dirvi in tutta sincerità che siamo in bolletta e che questa è una rapina a mano armata autorizzata dal nostro Governo»
Secondo me la cosa sarebbe meno indigesta del balzello inventato da Zali.