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Sul “CdT” del primo settembre, con un suo “taglio basso”, Marcello Foà commenta la decisione della burocrazia di Bruxelles di imporre l’obbligatorietà del biglietto nominativo per poter circolare sui treni europei. La considera una misura ipocrita, che più che alla lotta contro il terrorismo serve alla burocrazia suddetta per perfezionare il controllo totale del comune e onesto cittadino. Il “grande fratello”, con 31 anni di ritardo, è in arrivo. Lucidissimo, l’articolo di Foà, ma che lascia purtroppo il tempo che trova, tanti essendo ancora i gonzi che credono all’utopia comunitaria, facilitando così le vessazioni dei funzionari paneuropei. L’efficacia della nuova norma ferroviaria nel contrastare il terrorismo sarà nulla, lo capisce qualsiasi sprovveduto, la “rottura di scatole” e la sorveglianza elettronica del cittadino ulteriormente rafforzate.
Madre natura purtroppo non mi ha dotato di fantasia, un dono riservato agli artisti e ai “creativi”. Ma ogni tanto un’idea, più o meno fissa, mi tiene desto la notte: per esempio quella di definire l’UE così come l’abbiamo sotto gli occhi. “Un eunuco che prende il Viagra”, mi è venuto in mente, e l’ho appena scritto qui sopra.
*Ho quasi 82 anni, e da oltre un secolo scrivo che il conto finale delle macchinazioni escogitate dagli apprendisti stregoni della BCE di Francoforte (ma anche dalla Fed di Greenspann e, in parte, dagli gnomi della BNS) lo pagheranno i risparmiatori. Tutti, quelli ricchi (per loro il danno sarà trascurabile) e quelli poveri, con una diminuzione degli introiti pesantissima, in cifre assolute come in potere d’acquisto.
La proposta attualmente in attesa della decisione del CF di ridurre il tasso minimo di conversione per il secondo pilastro dall’1,75% all’1,25% è un’ulteriore prova di questa tesi, dopo le decine di conferme verificatesi negli ultimi anni. Sono praticamente sicuro che tra qualche anno arriveremo al tasso di conversione negativo, per il secondo, il terzo e il quarto pilastro, che i nostri geni del finanzcapitalismo avranno nel frattempo inventato. Vivere a sbafo dell’assistenza sociale diventerà sistema di vita, e più immigranti arriveranno, più velocemente si instaurerà detto sistema. A risparmiare resteranno i gonzi, tra i quali numerosi saranno gli svizzerotti.
Gianfranco Soldati
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Il dono della creativitá forse no (anche se leggere tra le righe del mondo sensoriale oggi richiede creatività), ma certamente quello di saper proporre in breve e chiaro stile quel che abbiamo davanti (ed ahimè dietro), beh quello di dono c'è e grazie per aver messo in testo una considerazione che faccio da tempo e mai ero riuscito a comporre cosí bene