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A quando la fumata bianca per il Canton Ticino? – di Flavio Laffranchi

Questo articolo prende posizione sul ballottaggio per l’elezione al Consiglio degli Stati del 15 novembre. È chiaro che Ticinolive sarà lieto di pubblicare contributi a sostegno di qualsiasi candidato in lizza (articoli politici argomentati, non inserzioni pubblicitarie).


Dal lontano 1999, cioé dal giorno in cui Flavio Cotti diede le sue dimissioni, il Ticino non ha piu’ avuto nessun rappresentante in consiglio federale. I motivi, a parte gli sporchi giochetti praticati negli anni passati dalla Berna politica, non possono come ci viene soventemente inculcato essere solamente addebitati alla nostra cosiddetta «minoranza» nazionale. Come si puo’ facilmente riscontrare, cantoni come Friburgo, Grigioni e Neuchâtel con rispettivamente ca. 303’000, 196’000 e 177’000 abitanti, pur avendone come minimo 50’000 in meno di noi «meridionali» sono da anni rappresentati a palazzo federale.

Analizzando l’eventuale papabilità dei nostri canditati alla camera alta uscenti, bisogna purtroppo constatare che andando avanti cosi’ nel prossimo futuro non vale di certo la pena di dissotterrare l’ascia di guerra. Per Filippo Lombardi a causa della sua ormai prossima «data di scadenza politica» il treno é già partito da tempo, mentre quello per Fabio Abate per via della sua grande anonimità e scarsa attività politica non partirà sicuramente mai.

L’Hockey Club Lugano dopo diversi anni di peripezie ha deciso di colpo di sostituire il proprio allenatore. Se la scelta é stata giusta o sbagliata lo sapremo alla fine dell’odierna stagione ma senza il coraggio di cambiare rotta la barca sarebbe finita sicuramente sugli scogli. Spero che gli elettori ticinesi, con la stessa lungimiranza di Vicky Mantegazza, sostituiscano il prossimo 15. novembre 2015 le ormai logorate pedine sin’ora in carica con delle nuove, fresche e motivate. Quali nostri delegati agli Stati non bastano purtroppo piu’ i simpatici bonaccioni dalle battute pronte dei bei tempi passati ma veri rappresentanti con la erre maiuscola in grado di mettere in pratica le volontà dei cittadini e di risolvere i problemi di un Ticino in difficoltà.

Il nostro Consiglio di Stato con gli attuali membri Norman Gobbi, Claudio Zali e Christian Vitta sta dimostrando con successo come e cosa si puo’ fare per questo travagliato Cantone. Per rimetterci in prima fila per un seggio in consiglio federale e goderci finalmente la fatidica fumata bianca anche nel Sopraceneri, tralasciando per una volta le tradizionali inerzie di partito, bisogna votare compatti per il candidato agli Stati Battista Ghiggia, una persona con la necessaria lealtà e la grinta per adempiere gli importanti compiti dell’alta funzione in palio.

Se l’esito del ballottaggio risultasse diverso, dovremo pero’ per sportività subito smetterla di lamentarci sulle cosiddette ingiustizie «subite» da Berna e/o sull’assurda presenza nel CF di quel corpo totalmente estraneo dello stampo di una signora Widmer-Schlumpf.

Aggiunta: che l’Hockey Club Ambri-Piotta pochi giorni dopo abbia dovuto prendere la stessa decisione di Vicky Mantegazza non sorprende ma sottolinea la plausibilità di quanto scritto in precedenza. Grazie HCAP.

Flavio Laffranchi, Losone

Relatore

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  • Siamo proprio sicuri che tutti i neocastellani siano (VERI) svizzeri?

    Dictionnaire Larousse 2015
    BLAISE CENDRAS… écrivain FRANÇAIS d’origine suisse…(NEUCHÂTEL)
    LE CORBUSIER (Ch. E. JEANNERET) architecte… peintre, écrivain FRANÇAIS d’origine suisse (NEUCHÂTEL)
    * * *
    Molti i neocastellani eletti in CF! – Ticinesi quanti? –
    L’attuale: Didier BURKHALTER (+ SIGNORA), EUROFILO SCALMANATO, DI ORIGINE… RADSOC, cocciuto individualista e arrivista traditore della Patria ha già fatto danni abbastanza e spero proprio sii l’ultimo neocastellano della lista. Lui (+ Madama) sta solo cercando disperatamente – unitamente al doppio passaporto (?!) – le più alte cariche per Bruxelles e figurare nel dizionario Larousse.

    … Ed il refrain continua con il suo successore alla cultura e… salute!

    Nativo di FRIBORGO, Alain BERSET,
    P$$ INTERNAZIONALISTA EUROCOMPATIBILE, MAL-CULTORE della COLTURA, cul – turista che di recente, al 30o del Centre culturel suisse de Paris, definendo i “meriti della specificità svizzera”, – TdG del 21.09.15 con tutti i media romandi taroccati – ha affermato che "meglio degli aiuti diretti e degli investimenti in infrastrutture, Berna preferisce l’incoraggiamento agli artisti svizzeri di andare fuori dal nostro paese per confrontarsi con altre realtà… per poi rientrare
    … e andare ancor più lungi (?)".
    – Con il doppio passaporto quando fa loro comodo, dico io! –

    Bravi i P$$, non solamente fabbricano dei “compaesani” alla tonnellata… sono i tutori
    culturali (?) delle arti politicamente (in)corrette, del “cinema” (a Locarno etc.) e della salute (dei lobby conosciuti) ma incoraggiano pure i RINNEGATI… preferendo tenersi gli invasori immigrati anche se criminali.

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