Il pensiero di questa domenica lo affidiamo a Fabio Pontiggia, neodirettore del Corriere (dal 1° gennaio), ritagliandolo dal suo ultimo editoriale.
In verità, che il Coordinatore si dimettesse o meno a quel punto faceva poca differenza. Savoia porta il peso del fallimento, il suo e quello di chi ha creduto in lui (non è un delitto e non è un disonore). Ma si era messo in mente di fare una cosa impossibile, e la politica – vorrei dire la realtà, quella che si “contrappone” al sogno – queste cose non le perdona.
Quattro anni fa Savoia fece perdere ai Sinistri un seggio al Nazionale. Lo detestarono. Se in questo tormentato 2015, dopo essersi cacciato da solo in un grosso pasticcio, glielo farà riconquistare (Deus avertat, Dio non voglia!)… non si stancheranno di benedirlo.
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