Ricevo e volentieri pubblico.
All’amico Alex Farinelli, giovane e valoroso capogruppo PLR in Gran Consiglio, una cosa la dico. Vorrei essere sicuro che, nell’intenzione del suo testo ma, soprattutto, nella realtà, “liberale” SI CONTRAPPONGA a socialista. Evidente? No, ai miei occhi – giorno dopo giorno, (onorevole dopo onorevole, penso anche a persone precise) – la limpida evidenza non c’è.
“Tu sei un tipo troppo difficile” mi ha rimproverato un amico.
* * *
Primo. Il PLR è in rimonta (+ 1% dal primo sondaggio, +2% a livello nazionale), spinto dall’entusiasmo dopo il buon risultato alle cantonali. Secondo. La congiunzione Lega – UDC è in perdita di velocità rispetto ai primi sondaggi (addirittura meno 1.9%), probabilmente anche a causa del clima teso interno alle liste (vedi le scaramucce tra Rusconi e Chiesa). Terzo. La riconferma dei due seggi PPD non è certa, altrimenti non si spiegherebbe la strategia di presentare quasi 40 candidati al consiglio nazionale (tra liste, sotto-liste e liste congiunte). Quarto. I Verdi sono in netto calo e non può contare, come nel 2011, dell’onda lunga legata a Fukushima. Quinto. Vi è ancora un 9.1% di indecisi, e cioè elettori che voteranno ma che non sanno ancora cosa. Essi potrebbero, da soli, ribaltare tutti i pronostici in favore dell’uno o dell’altro partito.
Alla classifica interna non darei troppo peso, un mese fa quando è stato condotto lo studio non era ancora partita la campagna. Nel frattempo Nicola Brivio, Simone Gianini, Tobiolo Gianella, Gian-Luca Lardi e Michela Ris, candidati sicuramente meno conosciuti degli uscenti Cassis e Merlini e del presidente Cattaneo, hanno avuto modo di farsi conoscere e apprezzare.
Adesso si sta già votando e tra un paio di settimane conosceremo i risultati. Chi avrà l’onore, e l’onere, di rappresentare il nostro Cantone a Berna? La corsa è ancora molto aperta. Noi liberali radicali dobbiamo crederci! Il 18 ottobre sceglieremo le persone che ci rappresenteranno a Berna. Dovremo interrogarci su quale Svizzera vogliamo: più liberale o più socialista? La mia speranza è quella di avere una Svizzera dove libertà e responsabilità individuale siano al centro. Soltanto così il nostro Paese continuerà ad essere sano e solido! Per questo motivo il 18 ottobre sosterrò Fabio Abate agli Stati e darò fiducia alla lista numero 1 del PLR per portare 3 liberali radicali in Consiglio nazionale. Perché, ripeto, ce la possiamo fare. Mancano ancora alcune schede, ma molte meno di quanto si creda.
Alex Farinelli
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Caro Farinelli, resta il fatto inconfutabile che il connubio radico-socialista è un connubio ideologicamente osceno, durato più di un secolo grazie al collante del potere. Potrete anche vincere, ma il connubio resta osceno, che vi piaccia o no.
Un connubio radical-socialista sarebbe, ideologicamente ma anche storicamente, onesto.
Ducry l'ha capito e ha preso una decisione di assoluta onestà intellettuale. Mal glie ne incolse, perché il povero Saverio e i suoi accoliti non erano in grado di capire.
Cordialmente
Gianfranco Soldati