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Tagli di teste da Acquarossa a Berna! di Raoul Ghisletta

Riceviamo e subito pubblichiamo questo interessante e combattivo articolo.

Nella lotta spietata e senza quartiere tra Ghislettiani (statalisti a oltranza, lui con tutti gli altri, e sono mille) e Cattaneani (anti-statalisti se non altro a parole) risulta evidente la vittoria dei primi. Infatti, parlando in termini generali, la “macchina statale” (Cantone, Confederazione, ecc.) si ingrossa progressivamente e irresistibilmente.

Perché? Io direi: perché il potere della politica e dei politici deriva in larga parte dalla loro facoltà di spendere (il denaro del prossimo).

* * * * *

Nel nostro Cantone si sta moltiplicando la figura del tagliatore di teste. L’imprenditore e presidente del Partito liberale Rocco Cattaneo lo scorso 24 luglio ha scritto che ”l’amministrazione pubblica nel suo complesso è diventata una mega-macchina dai costi stellari ed è qui che bisogna avere il coraggio di tagliare, ad ogni livello: federale, cantonale e comunale.” Assurdo: noi Ticinesi chiediamo un giorno sì e un giorno no alla Confederazione di mantenere i suoi servizi in Ticino e lui vuole andare a Berna per tagliare.

Lo stesso discorso per tagli drastici lo ha fatto il bancario e gran consigliere leghista Michele Guerra, parlando del consuntivo del Cantone: ma quanti posti di lavoro vuole tagliare nei servizi pubblici e negli enti sussidiati? Non l’ha detto. Qualcuno in aula gli ha risposto giustamente che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e che tutti gli anni fanno le solite sparate elettoralistiche… sparate poco credibili, soprattutto quando a gestire gli organi pubblici criticati sono i liberali e i leghisti stessi.

Martedì sera il deputato Matteo Pronzini ha spiegato ad Acquarossa che il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli insiste sui tagli all’Ospedale di Acquarossa: finanziamento drasticamente ridotto della struttura, numero di medici dimezzati (da 8 a 4), numero di infermieri drasticamente ridotti (da 31 a 12), pronto soccorso declassato. È il primo passo per lo smantellamento definitivo di un altro servizio pubblico nelle valli? Le autorità, i sindacati, il personale e la popolazione si mobiliteranno per impedire questo scenario catastrofico.

In conclusione, a furia di ragionare solamente in termini finanziari, impoveriamo tutto il territorio. Altro che rilancio delle valli e dell’economia al servizio dei più deboli! Diciamo basta ai tagliatori di teste e di servizi pubblici. A furia di regali ed esenzioni fiscali siamo tornati ad avere le disparità economiche tra super ricchi e popolo che esistevano cento anni fa, prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Occorre ripensare l’economia e rimettere al centro della stessa le persone, come dice addirittura anche Papa Francesco! Bisognava già farlo dopo la crisi finanziaria del 2008 ed invece i politici liberisti (americani, europei e svizzeri) hanno rimesso sulle gambe le banche in fallimento e altri enti speculativi che saccheggiano il pianeta. Una scelta miope e dannosa per la maggior parte della popolazione!

Raoul Ghisletta, candidato PS al Consiglio nazionale

Relatore

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  • Le banche in fallimento sono state "rimesse sulle gambe" (secondo l'affermazione di Ghisletta) dalle banche centrali (che sono lì apposta come prestatori di ultima istanza, all'ultimo piano della cupola). Quale nesso può esserci tra il liberismo e il monopolio con gli steroidi rappresentato dall'attuale sistema bancario-monetario lo sa solo lui.

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