Fallimento delle banche : nessuna garanzia contro i prelievi forzosi!

dal portale www.blognews24ore.com

“Abbiamo già parlato della direttiva europea che permette il prelievo dai conti bancari – scrive l’economista Philippe Herlin sul portale Gold Broker.com – nota come BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Quando una banca in Europa farà fallimento, gli azionisti ne subiranno le perdite, poi toccherà ai detentori delle obbligazioni emesse dalla banca e se questo non sarà sufficiente, la banca potrà attingere direttamente dai conti dei suoi clienti […]”

Herlin prosegue spiegando come questa direttiva preveda di non attingere dai conti inferiori a 100.000 euro, ossia la maggioranza dei casi. Tutti possono pensare di essere al riparo, anche se questa garanzia si rivela largamente illusoria, in quanto si dovrà ben trovare i soldi da qualche parte.

Cipro, durante la crisi bancaria dell’estate 2013, aveva testato per primo questo tipo di finanziamento (il bail-in) e in effetti non aveva toccato i conti inferiori a 100.000 euro, ma il paese aveva beneficiato di aiuti dall’UE e dal FMI per 10 miliardi di euro (2/3 del suo Pil). Chi potrebbe versare una somma equivalente a un paese grande come la Spagna, l’Italia o la Francia, se subisse una crisi simile?

Per proteggere i depositi inferiori a 100.000 euro, la Commissione europea aveva proposto la creazione di una garanzia di depositi, allo scopo di evitare massicci ritiri di contanti dalle banche, come è stato il caso in Grecia. Questo fondo di garanzia doveva essere dotato di 55 miliardi di euro e della capacità di prendere a prestito sui mercati.

Una proposta respinta dalla Germania, in occasione della recente riunione dell’Eurogruppo e dell’Ecofin. Il governo tedesco vuole che dapprima tutti i paesi europei mettano in atto la direttiva BRRD. La conclusione della riunione è stata che prima di parlare di mutualizzazione, i paesi europei devono attuare procedure di fallimento sovrano.

Herlin conclude dicendo che l’intransigenza tedesca serve per mettere ogni Stato di fronte alle proprie responsabilità, ma è preoccupante per i risparmiatori europei. La situazione è chiara : la protezione dei 100.000 euro non è più valida.


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