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Elezioni 2015 – Le raccomandazioni della Commissione Federale contro il Razzismo

“Il disprezzo e l’odio sono indegni di un Paese democratico”

Molto giustamente la Commissione si premura di farci sapere come dovremo comportarci. Speriamo che non ci prescriva anche come votare! 

L’immigrazione e la politica d’asilo sono tra i temi principali della campagna per le elezioni federali del 18 ottobre prossimo. La Commissione federale contro il razzismo CFR constata un imbarbarimento dei toni e paventa un aumento degli eccessi verbali (stigmatizzazione dell’altro e istigazione all’odio). Ricorda quindi ai partiti e ai politici la loro funzione di modello e il loro dovere di lottare contro le parole e le azioni che potrebbero fomentare l’intolleranza verso le persone e i gruppi più vulnerabili del nostro Paese.

Nessun tema può essere tabù in un sistema democratico degno di questo nome. È dunque normale che siano affrontati tutti gli argomenti che preoccupano la popolazione e costituiscono un’ipoteca per la nostra società d’oggi e di domani. Ed è salutare che tutte le opinioni, anche se duramente contrapposte, possano essere espresse e alimentare il dibattito. Attualmente il dibattito sull’asilo e l’immigrazione occupa un posto di primo piano nella campagna per le elezioni del prossimo autunno. Che i partiti e i politici esprimano le loro opinioni, reazioni e proposte, è perfettamente legittimo.

Purtroppo, però, quest’argomento non è soltanto l’oggetto di un dibattito democratico, ma anche un pretesto per propagare parole e scritti che stigmatizzano persone che si sentono minacciate nella loro esistenza e cercano rifugio in Svizzera o altrove. La democrazia vive di dialogo, opinioni e idee, ma è in serio pericolo quando serve da pretesto per affermazioni degradanti o appelli all’odio e al rifiuto.

In un sistema democratico, i partiti e i politici occupano una posizione particolare. Devono dunque tenere un comportamento esemplare e distinguere chiaramente ciò che fa parte del confronto politico, anche aspro, da ciò che invece altro non è che un mezzo per veicolare discriminazione e stigmatizzazione. E devono condannare senza mezzi termini coloro che pronunciano o scrivono frasi insultanti, degradanti e cariche d’odio. Frasi così non hanno posto in una democrazia.

Commissione Federale contro il Razzismo

Relatore

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