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Il Mattino protesta: “Rocco Splash tenta di saltare sul carro!”

No alla ministra del 5% Widmer Puffo

dal Mattino della Domenica odierno: “Uella, si vede che le elezioni federali si avvicinano! Anche il presidente in fuseaux dell’ex partitone, Rocco “Splash” Cattaneo, tenta di salire sul carro della Lega e dell’Udc e dichiara urbis et orbis [Urbi et orbi, cioè a Roma e al mondo intero, ndR] , con l’ennesimo logor­roico comunicato (scritto da altri?) che lui, in caso di elezione in Consi­glio nazionale, non voterà la catastro­fica ministra del 5% Widmer Puffo. Embè? A cosa si deve questo zelo assai sospetto del presidente benzi­naio dei liblab? Qualcuno lo ha forse accusato di avere simili intenzioni vis-à-vis della consigliera federale non eletta?” Eccetera eccetera eccetera.

Com’era prevedibile, e come io stesso avevo previsto, l’eccellente articolo del Presidente PLR ha causato un certo fastidio alla Lega. Troppo vicino, direi. E “strumentalmente” vicino, l’accusa piove automatica. Ma non la muovo io, non mi sogno. Dovrei forse rimproverare il Presidente per le cose giustissime che scrive?

Una mossa, quella di Cattaneo, abile e incisiva (benché scontata) soprattutto nei confronti del PPD, il quale, nonostante gli sforzi erculei di SuperPippo, l’eroico ma vano difensore di Blocher nel dicembre 2007, mantiene una posizione ambigua. Che non può non esserlo, ambigua, viste le persistenti follie del presidente nazionale tuttora in carica. “Un presidente che si può augurare soltanto ai propri nemici”. L’ha detto il dottor Soldati? Interessante, e allora lo dico anch’io.

Potrebbe almeno il PPD Ticino prendere ufficialmente le distanze? Forse sì, ma non lo fa. Su questo tema, decisivo, cruciale, il vantaggio è ora chiaramente nel campo del PLR e del suo presidente.

ADDENDUM (altro tema). Una situazione rischiosa si è creata (in un certo senso: per forza) nella lista PLR per il Nazionale. Se l’obiettivo agognato – obiettivamente molto difficile (3 eletti) – non dovesse essere raggiunto:

— uno degli uscenti perderebbe il posto, oppure

— il presidente del partito uscirebbe sconfitto.

A questo punto qualcuno potrebbe sbottare: ma… parla il professor De Maria o Monsieur de la Palice*? Beh, non si può sempre essere originali. “Meditate, gente, meditate” direbbe Renzo Arbore.

(*) O, in forma modernizzata, la Palisse: Jacques II de Chabannes, caduto “devant Pavie” (1525)

 

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