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Fuori di senno! – di Donatello Poggi

In questo articolo Donatello Poggi lascia “esplodere” la sua esasperazione. In me predomina stamani (sono le otto a Dalpe) un triste senso di impotenza. Mi sento (ma leggete per favore: ci sentiamo) impotente(i) di fronte alla menzogna e all’irresponsabilità “Kopf in den Sand” (Weltwoche).

Forse la bella giornata montana mi porterà un po’ di conforto. Donatello è eccessivo nei toni? C’è chi lo pensa. Il mio stile è più pacato (prediligo il sarcasmo) ma… non posso cambiare il suo. Né lo voglio fare.

Nota. Il titolo di Poggi non si riferisce a Galeazzi (candidato UDC al Nazionale)

Quella dei rifugiati, principalmente eritrei e quindi in pericolo di vita nel loro paese (così ci dicono), che possono tornare nel loro paese per trascorrere le ferie (a nostre spese) per poi rientrare in Svizzera (a nostre spese) sembrerebbe la barzelletta del secolo ma, purtroppo, non lo è.

E qui casca l’asino come si usa dire, e l’asino in questo caso non può essere che il Dipartimento della signora Sommaruga (quando lei ne indovina una per sbaglio, signora?) con tutti i suoi collaboratori intelligentoni, sempre e soltanto con i soldi degli altri. Ma come si può concepire una pensata così paradossale (il pericolo di vita c’è o non c’è?), provocatoria e poco intelligente? Sarà il caldo? Ma una persona che viene accolta dalla Svizzera perché in pericolo di vita nel suo paese, la prima cosa alla quale pensa, secondo voi, è quella di ritornarci per le ferie? Ma qui c’è evidentemente qualcuno che ha perso, oltre alla bussola, anche il buon senso e il cervello. Non v’è più dubbio!

Ma siamo davvero così fessi noi svizzeri? Volete umiliarci? Volete esasperare la popolazione, già in quest’ambito la più generosa al mondo? Bene, quello che sta succedendo in Italia, con i cittadini fuori dai gangheri e che si scontrano con le forze dell’ordine perché hanno capito che dietro al continuo arrivo dei rifugiati (pochi quelli veri) c’è una perfetta organizzazione criminale e un business enorme dove parecchi ci lucrano, non è molto lontano da noi.

E intendiamoci, il business dei rifugiati c’è anche da noi, Biasca compresa, eccome se c’è. E chi ce li mette i soldi per parare il sedere ai buonisti (in caduta libera) di professione? La Sommaruga? Vorremmo sapere.

Poi magari fanno tribolare una persona che ha pagato imposte e contributi per 40 anni per un sussidio di “grande invalido”. Schifo! Completamente fuori dalla realtà delle cose!

Donatello Poggi
cittadino svizzero e libero (per ora)

Relatore

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