Tutti conosciamo il famoso detto “il troppo stroppia”. E questo vale anche nei confronti dell’UE. Che cosa può vantarsi di aver prodotto l’UE al di sopra delle facilitazioni nello scambio di merci, già avvenuto in buona parte all’epoca del Mercato Comune Europeo? Burocrazia, burocrazia e più burocrazia ed aumento delle tasse e imposte e… una perdita di sovranità nazionale che va da strisciante ad accelerata. E quest’anno abbiamo già ben tre di queste manifestazioni chiare di astio nei confronti dell’UE; due di queste sono note, soprattutto la seconda:
* A metà marzo l’Islanda ritira la sua richiesta di adesione all’UE;
* Domenica scorsa i cittadini greci con diritto di voto hanno respinto, in un referendum storico, la proposta di creditori europei.
Ma ora veniamo sorpresi dalla terza di queste manifestazioni:
*Ormai cresce l’astio dei cittadini europei nei confronti non solo dell’euro, ma anche della stessa Unione europea.
Tanto che in queste ore in Austria il clima è rovente, dopo che più di 260.000 austriaci hanno firmato una petizione che chiede l’uscita del paese dall’UE, costringendo così il Parlamento a discutere la possibilità di un referendum.
Complessivamente, sono 261.159 persone che hanno firmato la petizione. Si tratta del 4,12% dell’elettorato. Il dibattito al Parlamento è obbligatorio, dal momento che le discussioni per un referendum potenziale sono d’obbligo, già con il superamento di quota 100.000.
La petizione è stata lanciata dalla traduttrice pensionata 66enne Inge Rauscher, …“
(da: www.wallstreetitalia.com)
“Secondo l’attivista 66enne, l’uscita dell’Austria dall’Unione Europea sarebbe utile al Paese non solo in termini economici.
— Ci sono molte ragioni per l’uscita dell’Austria dalla UE, motivi economici e ambientalisti in rapporto alla democrazia. … Tutti sanno che la disoccupazione è in crescita, così come sono a conoscenza dell’aumento del debito pubblico. La perdita della neutralità influisce sulla vita quotidiana per le sanzioni contro la Russia, che un Paese neutrale non avrebbe mai sostenuto. Ci sono 21 membri della UE, ma ogni anno è sempre peggio. Così la legislazione in materia di protezione degli animali, che in Austria era molto buona, è stata immediatamente distrutta dalle politiche della UE. I funzionari di Bruxelles, che costano parecchi soldi, mandano istruzioni senza senso e ci impongono molte sciocchezze burocratiche.
Inge Rauscher ha sottolineato il ruolo predominante delle grandi multinazionali.
— Per loro l’Unione Europea ha fatto tutto il possibile. Tuttavia per le imprese medie e piccole, spina dorsale dell’economia nazionale, la politica di Bruxelles è letale (grassetto aggiunto).
Tale situazione non deve continuare, afferma convinta la leader del movimento politico ‘Patria e Ambiente’ Inge Rauscher.” (da: http://it.sputniknews.com)
E’ proprio vero: la pazienza ha un limite… Sicuramente, se dovesse risuscitare, l’amico Cicerone tuonerebbe:
BUROCRATIA EUROPEA, QUOUSQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA NOSTRA!
historicus
* * *
(Fonti: http://www.wallstreetitalia.com/article/1806288/europa/islanda-ritira-richiesta-adesione-ue-vittoria-euroscettici.aspx ; http://www.wallstreetitalia.com/article/1819994/euro/austria-nel-silenzio-piu-totale-sta-per-uscire-dall-unione-europea.aspx ; http://it.sputniknews.com/politica/20150703/680827.html#ixzz3fJZdwynl)
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