(Da “I giardini della nobile brigata- Pensieri corti”)
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Tuttavia, nello specifico della fondata accusa, rilanciata contro i turchi da Papa Bergoglio, appare necessaria una precisazione fuori testo.
L’accusa, gravissima, di genocidio non riguarda solo i turchi, ma un po’ tutti i regimi imperialisti. Nelle diverse epoche storiche si sono verificati orrendi massacri, anche con caratteristiche di genocidio, neologismo che definisce, in modo più appropriato, il progetto della “liquidazione finale” ideato e perseguito dai nazisti ai danni degli ebrei, ma anche degli zingari dei quali si parla poco o nulla, forse perché la loro tragedia non ha incontrato penne famose e cineasti di grido.
L’elenco dei “genocidi” è piuttosto lungo, ne ricordo alcuni: dagli ittiti ai romani, ai cartaginesi; dagli arabi conquistatori alle orde barbariche nord-europee; dagli spagnoli nell’America detta “latina” (che talvolta agirono con la benedizione dei Papi) agli inglesi, ai francesi nell’America del Nord, ai massacri degli ugonotti in Francia; dal fascismo italiano in Libia e in Etiopia ai nazismo tedesco in Europa, ecc.
Purtroppo, il ricorso all’eccidio continua anche ai nostri giorni e l’umanità non trova i mezzi (o forse la volontà) d’impedirlo. Il problema che si pone non è solo quello di denunciare i massacri, i genocidi secondo la ricorrenza, ma di condannarli sempre e tutti, senza eccezione alcuna, e di farne prendere coscienza, sincero ravvedimento ai popoli, agli Stati che li hanno provocati.
La Turchia, laica di Kamal Ataturk, oggi islamista di Erdogan, fa parte di una lunga lista.
Agostino Spataro
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