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Notizie dalla Penisola: 2014 anno nero dell’edilizia – di Claudio Martinotti Doria

La produzione crolla del 7%. I dati attuali sono ancora falsati, il peggio deve ancora venire per la solita ignoranza in cui cullano gli italiani

Oggi a Casale mentre attendevo mia moglie, entrata in un negozio a ritirare un portatile riparato, ho osservato che nei due palazzi di fronte c’erano 5 cartelli di alloggi in vendita, ho stimato che nei due palazzi ci fossero non più di 50 alloggi, quindi costituisce il 10 per cento … nello stesso quartiere solo una decina di anni fa era raro vedere un solo cartello in tutta la via. A cosa è dovuto un tale fenomeno?

Limitiamoci a due motivi primari. La popolazione è anziana, con il Giappone (dove però la vita media è più lunga che in Italia, soprattutto di Casale …) l’Italia è il paese con la maggior incidenza al mondo di popolazione anziana. Quando gli anziani muoiono i figli cosa se ne fanno degli alloggi ereditati se non gli servono e sono ipertassati? Quelli che producono reddito sono la minima parte, spesso gli inquilini non sono in grado di pagare gli affitti, quindi si tengono sfitti e si mettono in vendita.

La popolazione è stremata da un decennio di crisi economica che peggiora sempre più e dalla riforma previdenziale della Sora Fornero, che stranamente in Italia per anni non è mai stata contestata seriamente, solo recentemente alcuni partiti a corto di idee, sindacati decotti e qualche mass media inizia a contestarla… ma soprattutto nessuno mai ha fornito le vere cifre di coloro che sono stati penalizzati da tale iniqua riforma, si sono limitati quasi sempre a citare i 350mila esodati come se il problema fosse solo quello, per la solita mentalità ristretta ed anacronistica di cultura sindacale che si limita a considerare solo i lavoratori dipendenti. Le ultime stime rivelano che un 47 per cento della popolazione ha difficoltà ad arrivare a fine mese, e non è un modo di dire o luogo comune. Per cui gradualmente esauriti i risparmi cui si attinge per tirare avanti si perverrà a vendere gli alloggi posseduti ed ereditati.

Casale Monferrato. Foto di Franco Olivero

Non occorre essere economisti per capire e prevedere cosa avverrà al mercato immobiliare italiano. Per il momento si fa ancora finta di nulla, si spera in chissà quale miracolo o “uomo della provvidenza” e si guarda ad altri paesi che pare ne stiano uscendo come in Spagna, senza però citare il fatto che in Spagna i prezzi degli alloggi e delle case sono scesi del 60-70 per cento di media, mentre in Italia si insiste a non voler accettare la situazione e si continua a chiedere più di quanto il mercato è disposto a pagare … ma prima o poi si dovrà fare i conti con la cruda realtà. Il prezzo lo faranno sempre di più gli acquirenti, ed i venditori disperati per aver atteso troppo prenderanno sempre meno.

Dopo di che, quando la crisi persisterà e si saranno esauriti i risparmi, i modesti ricavi dalle vendite immobiliari e le pensioni saranno ridotte al lumicino dalle riforme inique che saranno giunte a regime, gli italiani che faranno? Diverranno tutti asceti, dediti all’austerità ed alla sobrietà? Faranno domanda per fare le comparse ed il pubblico plaudente nelle trasmissioni della Rai e di Merdaset e Lasettete? Esauriranno i gratta e vinci nella speranza di una vincita? Faranno domanda per i lavori socialmente inutili? O per la Social Card Straordinaria che però verrà rilasciata solo a chi dispone di un ISEE sotto i 3000 euro (che è come dire quasi nessuno).

Chissà che prima o poi i nostri penosi patetici politicanti saranno costretti a porre rimedio alle sperequazioni del passato e mettano mano ad esempio al sistema pensionistico dei privilegi e riducano le pensioni calcolate col sistema retributivo (soprattutto nell’abusato settore pubblico, che ha erogato stipendi e conseguenti pensioni fino a tre o quattro volte superiori alla media europea) per attingervi risorse da redistribuire a coloro che solo per motivi demografici e cronologici sono stati pesantemente penalizzati avendo versato contributi molto superiori a quanto potranno mai percepire di pensione …

A meno che si preferisca arrivare a toccare il fondo attendendo reazioni popolari che non credo proprio saranno pacifiche, che per ignoranza strumentalmente orientata potranno inizialmente sfogarsi su capri espiatori ma prima o poi arriveranno a prendere di mira anche i politicanti …

Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria

http://www.cavalieredimonferrato.it/

Relatore

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