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Il nome di Claro ha varcato i confini – Ticinolive esegue un test

Quello che eseguo oggi non è che un piccolo esperimento.

Un portale ticinese come Ticinolive ha essenzialmente due “bacini di utenza”, uno da 300.000 e uno da 60.000.000. Divario abissale. Una notizia “di interesse ticinese”, anche di quelle importanti (penso alla campagna elettorale accanita che è in corso), consegue un numero di accessi limitati (poiché il bacino vasto ad essa non reagisce).

Càpita invece, ma non così di frequente, che una notizia sia “catturata” – tramite i motori di ricerca – dal bacino italiano. In questo secondo caso i numeri, letteralmente, esplodono e presentano un coefficiente moltiplicativo di 10, 20, financo 50. È successo, ad esempio, in occasione della famosa campagna Balairatt.

Oggi ci ritroviamo con il “caso Claro”, che ha risvegliato l’attenzione di un blasonato quotidiano della Penisola. Proviamo! Parole chiave (tag): Claro, frontalieri, razzismo. Sui risultati, riferirò, dopo aver consultato Google Analytics.

Scrive il Corriere della Sera:

Nel comune di Claro da qualche giorno è titolo di merito per aziende e negozi dimostrare con tanto di «logo» da esporre a consumatori e clienti che tra i propri dipendenti ci sono residenti svizzeri e non manodopera importata dall’Italia. «Lo so, l’iniziativa inevitabilmente apparirà antipatica specie se vista da parte italiana. Ma noi l’abbiamo adottata in un’ottica di trasparenza. Il razzismo non c’entra niente»: Roberto Keller, sindaco di Claro, indossa la toga dell’avvocato del diavolo e prova a mettere ordine.

Il luogo, innanzitutto: Claro è un comune di 2.700 abitanti a nord di Bellinzona, sotto i primi contrafforti delle Alpi. Il confine italiano non è vicinissimo, una sessantina di chilometri, ma l’onda lunga del fenomeno che da un decennio sta trasformando il mercato del lavoro in Canton Ticino arriva fin qui. Anche nel 2014 il numero dei pendolari italiani che varcano ogni giorno la frontiera per lavorare accettando paghe più basse rispetto agli elvetici è cresciuto del 5,3%, sfondando il tetto delle 60 mila unità (nel 2001 erano la metà). [… … …]

Caro lettore italiano, benvenuto su Ticinolive. Stai partecipando a un esperimento. La tua visita è stata conteggiata.

 

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