Progetto lavoro: assunzioni di stranieri con fondi destinati a luganesi disoccupati? – di Tiziano Galeazzi

Questa interrogazione era, per così dire, inevitabile, ed è giunta fulminea. È sottoscritta anche da 6 PLR, tra i quali la presidente della Sezione luganese Viscardi e il capogruppo in CC Badaracco. Adesso c’è un’unica cosa da fare: determinare in tempi rapidi che cosa sia realmente successo e comunicarlo apertamente.

Quanto al concorso, per noi fanno stato le parole dell’on. Giovanna Masoni: “È stato effettuato con serietà e in perfetta buona fede”.

INTERROGAZIONE

Lodevole Municipio,

dopo l’annullamento della nomina della “event manager” del LAC, nel quale riconosciamo un atto istituzionale di responsabilità da parte dell’Esecutivo, abbiamo però appreso dagli organi di stampa che in passato risultano essere state assunti cittadini stranieri con permesso G (frontalieri) o addirittura B (dimoranti) – presso l’Amministrazione comunale.

La prima cosa che va sottolineata è che da un ente pubblico ci si aspetta che, soprattutto in un periodo di forte crisi nell’ambito dell’occupazione, privilegi personale che vive nel Comune, nella regione – o almeno in Ticino -, preferibilmente svizzero o domiciliato da anni nel Cantone.

Nel 2009 il Consiglio Comunale ha votato 25’000’000 di franchi (misure anticrisi MM 7818) di cui ben 15’000’000.- destinati alla promozione di misure di sostegno all’occupazione e di sostegno sociale.

Nell’ambito del Progetto Lavoro sono stati assegnati impieghi a cittadini italiani o stranieri: pur non menzionando né il messaggio Municipale né il relativo rapporto commissionale alcuna restrizione in questo senso, si sarebbe potuto presumere che il buon senso avrebbe dovuto spingere l’ente pubblico a privilegiare cittadini e giovani residenti a Lugano.

Si parla di una ventina di giovani stranieri – 5 dei quali in possesso di un semplice permesso di dimora – che hanno potuto beneficiare di fondi pubblici stanziati appositamente per sostenere l’occupazione giovanile.

Questi dati sono emersi in quanto la stessa persona nominata inizialmente come event manager del LAC era stata assunta dalla Città di Lugano nell’ambito del Progetto Lavoro, un solo mese dopo essere giunta in Ticino dall’Italia con un semplice permesso B (dove ottenuto e come per ora non si sa).

L’obiettivo di tale Progetto doveva essere il contenimento della spesa sociale derivante dall’inattività lavorativa di disoccupati tra i 20 e i 40 anni, e un aiuto all’inserimento (o reinserimento) professionale grazie a misure di promozione dell’occupazione.

Già nel giugno 2013, l’UDC Luganese, tramite l’interrogazione nr 499 chiedeva trasparenza nelle assunzioni e una maggiore collaborazione con gli Uffici regionali di collocamento (URC) per favorire la manodopera indigena-locale.

Oggi veniamo a conoscenza di questa situazione assai ambigua e riteniamo che questo caso meriti un serio approfondimento. Nel caso in cui, in tempi ragionevoli, il Municipio non dovesse decidere di aprire un’inchiesta amministrativa, per stabilire chi ha effettuato e autorizzato le assunzioni in oggetto e se le stesse rispettano o hanno violato i criteri stabiliti dal Progetto Lavoro, i sottoscritti Consiglieri Comunali si riservano di presentare una mozione in tal senso.

Preso atto delle considerazioni esposte, gli interroganti pongono le seguenti domande:

1) Come valuta il Municipio l’utilizzo di fondi messi a disposizione per assunzioni di giovani disoccupati luganesi (Progetto Lavoro) e poi utilizzati per assumere personale estero?

2) Chi ha deciso le assunzioni di quei 20 giovani stranieri e su quali basi o criteri?

3) Quanti di loro sono ancora impiegati per il Comune e che ruoli occupano?

4) Il Municipio non dovrebbe avere un ruolo di controllo e di decisione finale?

5) Chiediamo al Municipio di conoscere il numero esatto di cittadini stranieri non domiciliati che lavorano per il Comune e per società controllate dalla Città (in termini numerici e in % al totale).

6) Se le cifre pubblicate dalla stampa sono corrette, non reputa il Municipio alla luce di questi gravi fatti di avviare un’inchiesta amministrativa o provvedimenti analoghi?

Tiziano Galeazzi UDC,
Raide Bassi UDC,
Roberto Badaracco Plrt,
Giovanna Viscardi Plrt,
Peter Rossi Plrt,
Giovanna Gilardi Plrt,
Paolo Toscanelli Plrt,
Cherubina Ravasi Plrt,
Demis Fumasoli PC

Relatore

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