“Ci siamo aggiudicati l’Asso”
“Denti, al confronto, è un ragazzino”
Non ho toccato il titolo, perfetto, meraviglioso, indovinatissimo, onniespressivo. DUCRY UNO DI NOI: è un grido appassionato e sincero. Roic sei grande. Nessuno poteva dir meglio.
L’unica cosa che lascia perplessi è che Jacques raggiunga la sua casa in età alquanto avanzata. Certo, egli può sempre rivendicare il fatto di essere più giovane del professor De Maria (ma non di tanto).
Certo, i commenti sui media ci sono stati, ma le analisi di spostamento di voti et similia un po’ di meno. Eppure, il PS, seppure come indipendente, ha accolto nella sua lista nientepopodimeno che Jacques Ducry, il magistrato-politico che ha dato la sua impronta a buona parte della politica radicale del Plrt negli ultimi decenni.
Determinato, preparato, battagliero, valoriale, mai banale, Jacques è un politico di razza e noi piessini, sentendo la possibilità di rafforzare e di molto la nostra lista, siamo stati sulla corda per tutto il periodo natalizio e di fine anno attendendo la sospirata adesione. Che è arrivata. Inoltre, Jacques, gran signore, ha pure chiesto se disturbava o pestava i piedi a qualcuno. Mai risposta è stata più facile: Jacques Ducry, Jacques Ducry, viens chez nous, ce n’est qu’un début!
A parte l’entusiasmo di esserci aggiudicati il politico nettamente più preparato e carismatico fra quelli che hanno rinforzato le file altrui (Denti, in confronto, è un ragazzino e le “politiche” transfughe delle bambine), c’è la soddisfazione di aver allargato la nostra area politica al radicalismo di sinistra, con cui spesso c’è stata intesa. Ora, quest’area politica è rappresentata anche sulla lista del PS. Cosa volere di più?
Cosa volere di più, allora? Una vittoria alle elezioni che ridia al PS quel primato di forza propositiva di cui il Ticino tanto necessita. Tra le numerose proposte concrete che il PS porta alla società ticinese, ne ricordo solo due, di grande impatto e risolutorie delle problematiche endemiche presenti nel nostro cantone: la free zone economica proposta da Manuele Bertoli onde convogliare in Ticino imprenditorialità ad alto valore aggiunto (e tacciata improvvidamente dal presidente liberale Cattaneo di “sovietismo”, mai critica fu più fuori posto trattandosi della ricerca di un mix intelligente tra imprenditorialità e stato) e la rivendicazione dei diritti dei residenti a condizioni di lavoro consone senza nulla concedere al vieto populismo del rotto ritornello antistranieri e propugnando i valori socialisti contenuti nelle proposte di salari minimi e contratti generalizzati di lavoro.
In questo e in altro Jacques Ducry ci sarà di grande aiuto. Ce n’est qu’un début?
Sergio Roic
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"Les jeux sont faits, rien ne va plus". Per liberali e Lega la competizione elettorale è finita. Il secondo consigliere di stato, grazie a Ducry, lo farà il PS. Roic, detto lo Scrittore, non essendo in lista per il CdS sarà un ottimo segretario di concetto del secondo consigliere di stato socialista. E se mettono in lista per il governo anche Ducry non è detto che non ci scappi anche il terzo consigliere.
Dai Roic, scendi dalle nuvole!
ma quanto can-can per questo Ducry!