L’esito della riunione odierna fra i vertici del partito e quelli della sezione di Lugano e in particolare il franco appoggio di Roberto Badaracco mi consentono di sciogliere le riserve e di accettare la candidatura nell’intento di dare il mio contributo in un momento critico della campagna elettorale 2015 del PLR.
La mia candidatura poggia su una recentissima elezione nel Municipio di Lugano, un’esperienza breve ma intensa nell’Esecutivo della mia città natale che mi appassiona e mi gratifica. Pertanto, vuole essere una candidatura d’appoggio a una giovane squadra di liberali-radicali che crede che il Ticino abbia bisogno di contare su due rappresentanti del PLRT nel Governo cantonale. Con Natalia Ferrara Micocci, Alex Farinelli, Nicola Pini e Christian Vitta vorrei contribuire a riaffermare quella forza politica e progettuale del PLRT che ha contraddistinto la storia del Cantone, una storia di progresso civile.
Devo dire molto schiettamente che molte persone mi hanno pregato di non candidarmi per dare continuità al mio impegno a Lugano. Desidero chiedere loro di comprendere che in questo momento il partito cantonale, la lista PLR, ha bisogno della forza elettorale del Luganese, di compattezza e non di contrapposizioni. Mi sono messo a disposizione in questa ottica. Forse, queste persone si sentiranno un po’ tradite…. voglio rassicurarle: nelle settimane che ci separano dall’appuntamento elettorale del 19 aprile 2015 non intendo trascurare Lugano e i dicasteri di mia competenza. La mia campagna elettorale per il Consiglio di Stato sarà una campagna con il partito e con gli altri candidati. Una campagna di condivisione di un obiettivo – riportare due plr nell’esecutivo cantonale – e non una campagna di contrapposizione interna. Saranno gli elettori a decidere! A loro chiedo di scegliere una linea politica con una visione per il Ticino del futuro, la linea del PLRT.
Decidere, non è stato facile. Ho dovuto ponderare ragioni personali e professionali, mettere in campo le responsabilità politiche a Lugano e il senso del dovere verso una “chiamata” cantonale per dare vigore alla lista plr. Mi sono sentito anche lusingato, non lo nascondo! Alla fine ho detto SÌ perché sono … profondamente innamorato di questo Ticino e voglio contribuire con la mia forza elettorale a rendere possibile la visione liberale radicale per il Ticino del futuro.
Michele Bertini
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