“L’embargo ha fallito e abbiamo deciso di tentare nuove strade. Porremo fine a questo approccio oramai vecchio nei confronti di Cuba”. Così ha parlato oggi Barack Obama, assegnando al segretario di stato John Kerry il mandato “di avviare negoziati immediati con Cuba per riavviare il dialogo fermo dal 1961”. Ha poi aggiunto il presidente: “Parlerò con il Congresso per la rimozione dell’embargo”.
Il presidente cubano Raul Castro ha tenuto tuttavia a sottolineare che il ristabilimento dei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti “non risolve la questione principale, cioè il blocco economico, commerciale e finanziario che provoca enormi danni economici e umani, e deve cessare”.
Gli Stati Uniti apriranno un’ambasciata all’Avana e a Cuba si potranno usare le carte di credito americane. Dal canto suo il governo cubano amplierà l’accesso a internet dei suoi cittadini (che oggi solo per un esiguo 5% sono attivi sul web).
Gesto significativo atto a contrassegnare i nuovi rapporti tra l’Avana e Washington è stata la liberazione a Cuba dello statunitense Alan Gross, in carcere da 5 anni sotto l’accusa di spionaggio. In cambio gli USA hanno liberato tre agenti cubani, pure condannati come spie.
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Sempre al passo con i tempi che, da parte loro, corrono!