Zali e l’ASSEA, schermaglie d’assaggio

Affido il primo “pensiero del giorno” al ministro leghista Zali, il quale sulla Regione dichiara (tra l’altro): “Mi ha sorpreso negativamente che questa nuova Associazione (l’ASSEA), fondata con uno statuto e intenti lodevoli, poi nelle dichiarazioni abbia rivelato solo di voler contrastare il ministro. Queste battaglie un po’ ad personam hanno le gambe corte”

“Se non passerà – poiché il rischio che non passi in Parlamento è reale, a mio avviso il principale interessato a un rigetto è il PLR, ma anche PPD e UDC potrebbero dare una mano  – lo considererò un segnale negativo contro il trasporto pubblico e contro i cittadini, e a favore di traffico e caos. Di conseguenza avvierò un processo di valutazione per vedere dove tagliare le prestazioni o aumentare le tariffe per far quadrare i conti”.

Al di là di queste discutibili dichiarazioni rimane quello che è un nostro feeling, cioè che Zali si sia messo da solo in una situazione vulnerabile. Tuttavia, una mia gentile amica mi ha scritto: “Egli è amato dal popolo e il popolo lo eleggerà”. Anche sulle pagine di Facebook si incontrano molti commenti in suo favore.

Il secondo “pensiero del giorno” lo dedico alla neonata alleanza elettorale “la Destra”. Io non ho mai fatto politica ma mi considero, da sempre, un liberale di destra (o, ancora più puntigliosamente, un liberale luganese di destra, se voglio rendere omaggio alla città che è sempre stata la mia e dove nacqui, in via Bertaccio 2, a cinquanta metri dalla cattedrale di san Lorenzo). Anche mio padre era luganese ma nacque a Londra nel quartiere di Kensington e visse lassù i primi 12 anni della sua vita.

Visto che sono “liberale” e “di destra” gli AL e gli UDC (giustamente) mi considerano un amico.

Il secondo pensiero del giorno sono tre piccole parole: AGO DELLA BILANCIA. L’alleanza “la Destra” il 19 aprile potrà conseguire un buon risultato solo se saprà presentarsi ed agire come ago della bilancia nel decisivo match di rivincita.

Questo è il mio secondo pensiero di oggi. Non è un pensiero difficile. E poi dicono che i matematici son gente complicata.

 

 

Relatore

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