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Alberi pericolosi nel letto del fiume Verzasca

A Gordola e a Tenero (segnalazione di Oswaldo Codiga)

Come da molto tempo a questa parte e in particolare in questi giorni di piogge intense, nel tratto di fiume che va dal Ponte sulla Cantonale a nord dei due paesi di Tenero e Gordola e il Ponte dei Pomodori a sud, la dove l’acqua entra nel Lago Maggiore, c’é uno spettacolo alquanto raccapricciante da vedere. Basta buttare lo sguardo all’interno del letto del Fiume Verzasca dove ci sono alberi cresciuti a dismisura e divenuti alti all’incirca una trentina di metri e che a mio modo di vedere potrebbero creare dei grossi pericoli. Sappiamo tutti che potrebbero bastare pochi alberi sradicati dalla forza dell’acqua che, appoggiandosi alle basi di uno dei cinque ponti esistenti o ad altri alberi più robusti, in pochissimo tempo potrebbero formare a loro volta una diga. Non oso pensare alle conseguenze che tale diga provvisoria e instabile potrebbe creare nel momento in cui ci sarebbe un cedimento della stessa.

Una domanda qui sorge spontanea : ma le Autorità dei due paesi coinvolti, e cioé Tenero e Gordola, così come le Autorità Cantonali, non hanno mai visto quello che sta sotto gli occhi di tutti da diversi decenni ? E la Verzasca S.A. proprietaria della Diga? Tutti “non vedenti” o tutti “menefreghisti” ? Non hanno mai pensato tutte queste persone che la gente potrebbe perdere la propria tranquillità ogni volta che c’è lo sfioramento delle acque dalla Diga stessa? Perché non aprire per una oretta (se é ancora possibile ma ho dei grossi dubbi) almeno una volta ogni due mesi la porta di deflusso ai piedi della diga ? Perché si é arrivati a questo completo, schifoso e molto pericoloso degrado?

Se poi andiamo a pensare che sabbia e ghiaia usati nelle costruzioni in Ticino (dicono) che arrivano dall’estero perché qui da noi é vietato “pescare” il materiale nostrano da fiumi e laghi, qui c’é qualcosa che sicuramente non quadra ! E i deflussi così detti “minimi”? Chi li controlla, o meglio, chi li deve controllare? Sicuramente ci sarà chi mi risponde che in quella “natura selvaggia” ci sono magari anche “animali rari che nidificano”! Ok, mi può anche star bene … evviva la natura … ma … a quando una soluzione logica per la sicurezza e per la protezione dell’essere umano? Qualcuno ha fatto un pensierino guardando magari agli straripamenti dei riali che vediamo alla televisione in questi giorni quando, tanto per fare un esempio, ci vengono date le immagini di Genova o della Liguria? Cosa vogliamo ancora aspettare per dare una sistemata e togliere un po’ di porcheria?

 

 

 

Relatore

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